Nuova legge, nuove risorse
La nuova legge sui finanziamenti all'industria cinematografica polacca entrerà in vigore il 22 luglio, malgrado la protesta delle reti televisive pubbliche e private. Il Presidente della Repubblica, Aleksander Kwasniewski, ha firmato la legge dopo il via libera del parlamento.
I registi attendevano questa legge da quindici anni. Tuttavia, quando il progetto era pronto, gli esercenti e le reti tv, ai quali la legge impone un ruolo preponderante nei finanziamenti alla produzione, si sono mobilitati per bloccare i lavori legislativi. Il ministro della Cultura, Waldemar Dabrowski, e alcune figure di spicco del cinema polacco (tra i quali Andrzej Wajda, Agnieszka Holland e Krzysztof Zanussi) sono comunque riusciti a convincere i deputati a votare.
In accordo con la direttiva “Televisione senza frontiere” dell'Unione europea, la nuova legge obbliga tutti i soggetti dell'industria cinematografica a pagare una tassa del 1,5 % alla produzione a partire dal 1 gennaio 2006. La tassa è applicata anche sui ricavi delle vendite di biglietti, sulla vendita e l’affitto di dvd e video, sulla pubblicità, sull'abbonamento alle reti digitali, sul canone alla tv pubblica. Si stima che queste nuove risorse per il settore cinematografico possano ammontare a circa 20 milioni di euro, contro un budget di 10 milioni di euro erogato nel 2005 dal ministero della Cultura, ossia un aumento del 100%.
Con la nuova legge viene anche istituito il Centro Polacco del Cinema che coordinerà le attività dell'industria in Polonia incaricandosi anche di accordare i contributi ai progetti. Il budget dovrebbe essere alimentato anche da contributi statali e dal "Fondo promozione della cultura" del ministero della cultura polacco. Il Centro deve sostenere i film nelle fasi di sviluppo, della produzione e della distribuzione. Il suo ruolo è anche quello di sostenere i giovani e di promuovere il cinema di casa all'estero. Il consiglio del Centro riunirà tutte le istituzioni competenti.
(Tradotto dal francese)
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