1. La guerra per il controllo
di Annika Pham
I London Screenings sono nati alla fine degli anni Ottanta per volontà di alcuni venditori esteri in cerca di un’occasione privilegiata per mostrare ai grossi acquirenti (essenzialmente major hollywoodiane dirette al MIFED) i loro “prodotti di serie A”. Molti tra i più importanti distributori internazionali apprezzarono la possibilità di evitare la caotica Milano nonché di godere di anteprime di qualità, proiettate in una dozzina di sale pubbliche e private; e i contratti si concludevano per lo più al termine di un drink o di una rilassata cena in uno dei molti locali del West End.
Sino a quando restarono informali e “ufficiosi”, i London Screenings sono stati una tappa ideale anche per i venditori non inglesi, i quali sceglievano Londra nel momento in cui potevano contare su titoli di prim’ordine da mostrare agli acquirenti. Ma gli Screenings sono gradualmente diventati vittime della loro stessa popolarità, imboccando la spirale della totale perdita di controllo. Molti venditori si lamentavano inoltre del sistema di proiezioni bloccate avviato da alcune compagnie di PR londinesi che, in assenza di una organizzazione centrale e ufficiale, spadroneggiano liberamente.
Nell’autunno del 1996, preoccupato dalla piega dell’evento londinese, passato da trampolino di lancio elitario a mercato più convenzionale con centinaia di vecchi e nuovi prodotti da offrire, Mike Ryan, allora co-presidente della J&M Entertainment, cominciò a fare pressione sull’industria cinematografica britannica per un appuntamento più strutturato, così da avere miglior controllo sia sui prodotti che sui servizi. Ryan vagliò anche la possibilità di trovare accordi con il London Film Festival (LFF), in programma ogni anno a novembre.
Nel febrraio 1997, Sheila Whitaker, appena deposta dalla direzione del LLF,
si impossessa dell’iniziativa e lancia il suo piano per coordinare i London Screenings pre-MIFED ed un contemporaneo neo-festival londinese battezzato London International Film Festival and Market (LIFFAM). Il progetto prevedeva che entrambi avessero luogo nelle stesse date, durante il mese di ottobre.
Stupito dall’annuncio a sorpresa, il British Film Institute, organizzatore ufficiale del LFF, conferma per novembre le date dell’esistente London Film Festival, ma si propone di collaborare alla formalizzazione dei London Screenings. I rappresentanti governativi del Dipartimento di cultura, media e sport e quelli del PACT, l’associazione produttori, anche per rispondere alle pressioni dell’industria cinematografica che cercava soluzioni e arbitrati alla situazione, commissionarono uno studio di fattibilità per la creazione a Londra di un mercato e di un festival cinematografici internazionali di prima grandezza, in grado di competere con Cannes e Berlino. Il rapporto non è mai stato ufficialmente reso noto e il progetto lentamente abbandonato.
Molte sedicenti organizzazioni, sponsorizzate da varie compagnie cinematografiche attratte dal potenziale speculativo dell’evento, provarono ad addomesticare e a mettere le mani sui London Screenings. Oggi, i più importanti organizzatori e fornitori di servizi sono London Screenings Ltd diretto da Joe Joe Dye di Fusion Event, e Soho Screenings di Sandy Mandelberger. Un’altra organizzazione, fondata da Alexis Bicat, si occupa del servizio di registrazione on line del mercato e la compagnia americana di pubbliche relazione Dennis Davidson & Associates (DDA) si fa carico di trovare spiragli alle proiezioni dei suoi clienti, come a Cannes e all’AFM, l’American Film Market.
Ancora una volta, purtroppo, la presenza di così tanti coordinatori non ha fatto che aumentare la confusione che regna sui London Screenings a tutto vantaggio del rivale MIFED e della sua organizzazione centralizzata.
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