6. La nuova Cinecittà Holding
Atto di indirizzo del ministro per i Beni e le attività culturali
Nel dicembre 2002 il ministro Giuliano Urbani ha inviato al nuovo consiglio d'amministrazione di Cinecittà Holding un atto di indirizzo in qualità di azionista unico.
Si tratta di un documento che si propone una duplice finalità: individuare le linee guida necessarie per predisporre il programma di attività per il 2003 e anticipare il più complesso processo di riorganizzazione del Gruppo. "Occorre realizzare un sistema - scrive il ministro - capace di riconoscere, accrescere ed incoraggiare un elevato profilo di qualità e professionalità nel settore cinematografico e dell'audiovisivo".
Ma vediamo in breve i 15 punti di cui si compone la lettera.
1. Assicurare un coordinamento esteso da parte della Holding delle attività di comunicazione di tutte le iniziative del Gruppo, con particolare riferimento ai servizi internet, che vanno potenziati;
2. dare nuovo e maggiore impulso all'utilizzo e allo sviluppo delle nuove tecnologie digitali, con programmi di sostegno e formazione anche tramite accordi diretti con operatori italiani ed europei;
3. avviare uno studio analitico per una migliore gestione ed amministrazione del patrimonio rappresentato dai diritti cinematografici posseduti dallo Stato, con un appropriato rientro degli investimenti dei film finanziati dallo Stato e assistiti dal Fondo di garanzia;
4. favorire, in collaborazione con la Direzione Generale del Cinema, la nascita di un polo di raccolta, analisi e diffusione di dati economici (costi, ricavi, impatto sull'economia del settore), qualitativi e anagrafici sul cinema italiano, per fornire agli operatori italiani ed europei una visione più chiara del settore e del consumo, e supportare le future politiche selettive di finanziamento;
5. svolgere una più incisiva ed efficace promozione in Italia del prodotto nazionale e europeo attraverso progetti speciali, in accordo con il ministero;
6. sviluppare la funzione di coordinamento delle Film commission, con l'obiettivo di potenziare sul territorio l'offerta di servizi;
7. attivare strategie per favorire nuovi investimenti e la partecipazione di una pluralità di operatori nazionali ed europei nelle industrie tecniche;
8. favorire la funzione del cinema come mezzo per promuovere la conoscenza della storia italiana ed europea;
9. potenziare la funzione "educational" dell'Istituto Luce al fine di promuovere una maggiore disponibilità di attività promozionali e materiali didattici;
10. razionalizzare l'attività di produzione documentaristica dell'Istituto Luce, aanche tramite accordi con la Scuola Nazionale di Cinema, prestando attenzione alla finalità di promozione nazionale e internazionale del patrimonio rappresentato dei beni culturali del nostro Paese;
11. massimizzare lo sfruttamento commerciale, in Italia e all'estero, dell'archivio storico dell'Istituto Luce, completandone la digitalizzazione;
12. migliorare l'attività di distribuzione dell'Istituto Luce, predisponendo un pacchetto bilanciato di film italiani ed europei, valorizzando i prodotti ed accompagnandone l'impatto, anche quantitativo, sul mercato;
13. potenziare la gestione, da parte dell'Istituto Luce, delle sale "circuito cinema" in favore della circolazione dei film nazionali ed europei. Creare intese con altri partner europei per verificare la possibilità di creare un "circuito cinema europeo";
14. avviare e favorire una progressiva privatizzazione dell'agenzia Italia Cinema, favorendo l'ingresso dei maggiori distributori esteri e/o delle associazioni professionali di categoria;
15. accelerare e incentivare al massimo la promozione del cinema italiano all'estero, promozione che dovrà rispondere ad un prioritario obiettivo strategico coordinato dalla Holding di potenziamento e sviluppo di strategie di marketing finalizzate a massimizzare l'efficacia degli interventi nei diversi mercati europei e internazionali, anche in collaborazione con altri operatori stranieri.
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