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1. Il risveglio tedesco con Good bye, Lenin!

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Quella tedesca è una produzione cinematografica molto ricca, ma bisognosa di maggiore visibilità. Soprattutto in ambito europeo. Chi certamente sa di poter ottenere numerosi consensi di pubblico e critica è Wolfgang Becker, regista di Good bye, Lenin! [+leggi anche:
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. Dopo lo strepitoso successo in patria con cinque milioni di spettatori, il film uscirà in Italia (9 maggio), in Francia (10 settembre) e in Spagna (7 novembre). E certamente sarà distribuito anche in America.

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Good bye, Lenin! è la pellicola che apre Festival del Cinema Tedesco in programma da oggi al 14 aprile a Roma. E indubbiamente miglior esordio non poteva esserci. Il film diverte ed è soprattutto originale nel suo riproporre, tra ironia e dramma, la questione dell'unificazione della Germania dopo la caduta del Muro di Berlino.
"Quando ho letto per la prima volta la storia - ha spiegato il regista - ne sono rimasto subito affascinato. Una donna entra in coma prima della caduta del Muro e poi si risveglia pochi mesi più tardi quando il suo mondo è letteralmente sparito. Mi sono chiesto immediatamente come avrebbe potuto reagire, quali sensazioni avrebbe provato. Nonostante gli eccessi della commedia, ho cercato di realizzare una storia realistica, umanamente possibile".

Interprete principale del film è Katrin Sass che a differenza di Becker ha vissuto per davvero nella ex Germania dell'Est. "Non ho fatto le stesse esperienze del personaggio che interpreto, tuttavia durante le riprese è come se mi fossi risvegliata dopo tredici anni di torpore. Ho cominciato a ricordare la mia vita ridendo delle cose più comiche ma provando anche una grande tristezza per alcuni fatti drammatici che nel film di Becker vengono riproposti con profondo senso della realtà".

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