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London Screenings: stritolati dal mercato

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Quest’anno i London Screenings, in programma a Londra dal 28 al 31 ottobre, sono parte integrante del mercato cinematografico autunnale, insieme al MIFED che avrà luogo una settimana dopo a Milano.
Il fatto che questi due mercati si tengano in due diverse città europee a così poca distanza l’uno dall’altro ha sempre costituito un problema per venditori e compratori; non tanto per i grandi acquirenti, che possono affrontare i costi di una doppia presenza, quanto per la rilevante maggioranza di compagnie più piccole. E’ per questo che dallo scorso anno, spinti da un clima di crescente difficoltà economica e politica, la maggior parte dei distributori e dei fornitori cinematografici ha preso atto dell’impossibilità di sostenere oltre un duplice costo delle spese di mercato e della necessità di scegliere uno dei due eventi.
L’anno scorso il MIFED è stato disertato da molte major americane, Miramax e Good Machine in testa, e solo alcuni dei loro rappresentanti hanno partecipato alle giornate di Londra: all’indomani dell’11 settembre, la paura per la sicurezza dei loro impiegati fu uno dei fattori determinanti di quella decisione.
Ma quest’anno è crisi nera ai London Screenings: le associazioni di export francesi e inglesi, seguite a ruota da una dozzina tra le maggiori compagnie americane, hanno infatti deciso di boicottare l’appuntamento londinese, indebolito nelle finanze, per non parlare della credibilità.
Cineuropa fa il punto sulla storia dei London Screenings, sulle ragioni dell’esodo delle compagnie di vendita più importanti e sulla necessità, sottolineata da molti dei loro rappresentanti, di razionalizzare i mercati cinematografici in generale.

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