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“La dipendenza finanziaria dall’Europa”

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Il bATìk film festival di Perugia quest’anno ha organizzato, oltre a un’ampia retrospettiva, anche una tavola rotonda sul cinema africano, anzi sarebbe meglio dire sulle cinematografie africane. L’uso del plurale è d’obbligo per rendere giustizia a un continente ricco di culture e linguaggi essenzialmente diversi. Erano presenti alla conferenza: Enzo Forini, Mohamed Challouf e Roberto Silvestri, ossia tre dei personaggi che proprio a Perugia idearono venti anni fa uno dei primi festival dedicati alle cinematografie africane in Europa. Insieme a loro sono intervenuti: il critico Giuseppe Gariazzo (autore di due libri sul cinema e le poetiche africane, editi da LINDAU) e i registi Ferid Boughedir, Balufu Bakuapa Kanyinda, Mahamoud Ben Mahamoud, Abdheramane Sissako e Aryan Kaganof.
Il punto più delicato della discussione ha riguardato i problemi economici e sociali del continente africano. Un grave ostacolo per lo sviluppo del cinema che porta con sé l’inevitabile dipendenza dalla produzioni europee, soprattutto da quelle francesi, olandesi e belghe.

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