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Nuove tendenze nel Mercato audiovisivo europeo

Quali sono le recenti evoluzioni dell’industria cinematografica europea? Secondo molti produttori è difficile essere ottimisti. In Europa, molti ostacoli e difficoltà sembrano aver preso il sopravvento. Numerose società importanti – le “major europee” – sono scomparse. La diminuizione degli introiti pubblicitari e i reality-show (comparativamente molto meno cari della fiction) hanno spinto le televisione ad essere meno coinvolte nel finanziamento di film per il cinema.

Il mercato delle prevendite è anch’esso diminuito. I film indipendenti (film a basso costo, film realizzati da registi sconosciuti, o senza un cast di profilo particolarmente alto) sono diventati difficili da pre-vendere. La regolamentazione che stabilisce che le reti televisive debbono spendere denaro nelle fiction si è progressivamente indebolita.

Questo contesto rende i fondi pubblici ancora più importanti, sebbene stiano cambiando, specialmente nei Paesi dell’Europa del nord. Qui, il finanziamento pubblico tende a legare il cinema al mercato più strettamente di quanto qualunque altro sussidio abbia mai fatto in passato. Le strutture di finanziamento pubblico selezionano progetti in base al loro potenziale a generare profitti. Lo UK Film Council chiede ai produttori una valutazione del potenziale commerciale del film, prima di decidere di sostenerlo. I sussidi perdono sempre più la loro funzione primaria che era quella di sostenere progetti originali, culturali o rischiosi.

Detto questo esistono alcuni nuove fonti di finanziamento. Per esempio, c’è stato un significativo aumento degli schemi di finanziamento basati sui crediti d’imposte in diversi paesi europei. Le detrazioni fiscali, tuttavia, tendono ad essere un tipo di sostegno “industriale”, legate cioè alle ripercussioni economiche sul paese o sulla regione. In Lussemburgo, per esempio, il 27% di quanto i produttori spendono nel paese viene condonato al produttore stesso.

I sussidi che non sono connessi al mercato hanno forti legami con la cultura locale, di solito legami linguistici. Un produttore non può ricevere un sostegno rilevante da un fondo in Francia a meno che il film non venga girato in francese (con alcune eccezioni).

In questo contesto, i fondi regionali stanno diventando un supporto sempre più importante per i produttori europei. Almeno metà dei film europei beneficiano del supporto di fondi regionali. Le tipologie di sussidi variano molto a a seconda se il paese sia del Nord o del Sud d’Europa. Ad un capo dello spettro, ci sono le “Film Commissions”, che offrono facilitazioni, troupes, servizi tecnici e logistici ai produttori. All’altro capo dello spettro i Fondi regionali, investimenti reali basati su una regolamentazione volta a incoraggiare lo sviluppo economico regionale.

Studi recenti indicano che i due sistemi regionali (le Film Commission e i Fondi Regionali) possono convergere ed integrarsi. Alcuni grandi Fondi Europei e Commissioni Cinematografiche hanno già firmato accordi di cooperazione a livello europeo.

La prima associazione di fondi pubblici è Cine-Regio, iniziativa nata per condividere le esperienze e le pratiche tra fondi regionali riguardo le loro politiche di investimenti. Secondo Daniel Zimmermann, Direttore Finanziario di Cine-Regio, “Cine-Regio può aiutare ad identificare le necessità dei produttori, e orientarli nel mosaico di fondi regionali esistenti. Questa associazione è stata creata in un momento in cui i fondi regionali diventano una risorsa di sempre più rilevante per finanziare le produzioni a fronte di una diminuizione dei fondi nazionali. La Cine-Regio riunisce tredici strutture pubbliche regionali: Austria (FilmFonds Wien), Belgio (Wallimage), Danimarca (il Westdanish Film Fondation), Finlandia (Poem), Francia (Provence-Alpes-Côte d’Azur), Germania (MFG Filmförderung Baden-Württemberg), Italia (La Provincia di Lecce), Spagna (Consorcio Audiovisual de Galicia, Institut Catala de les Industries Culturals e IVAC - La Filmoteca), Svezia (Film i Väst), Paesi Bassi (Rotterdam Fonds voor de Film en Audiovisuele media) e, nel Regno Unito, (Screen South).

Merita una menzione anche il Secondo Accordo di Cooperazione, che riguarda quattro regioni europee: Île de France, la Madrid Film Commission, Medienboard Berlin-Brandenburg e il Lazio Film Commission. L’accordo è volto a rendere più semplici le riprese in tutte le quattro regioni e a rinforzare le opportunità di coproduzione e lo scambio di informazioni.

Questo dossier è stato presentato a Cannes 2005 e pubblicato in cooperazione al Film Français.

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