De Oliveira e lo specchio magico
Quello che sorprende di più del grande regista portoghese è la sua capacità, (all'età di 97 anni!) di catturarci ogni volta, di arricchirci con il suo linguaggio, di affascinarci con le sue storie misteriose, di divertirci con la sua sua ironia raffinata. Espelho magico (Specchio magico), in concorso a Venezia, non solo non fa eccezione, ma rinnova l'opera di un regista innovatore da sempre.
Adattamento del romanzo "A Alma dos Ricos" ("L'anima dei ricchi") di Augustina Bessa-Luis, l'ultima opera di Manoel de Oliveira racconta una storia di ossessione religiosa: Alfreda, impersonata dall'attrice-feticcio del maestro portoghese, Leonor Silveira, è una donna ricca e depressa il cui unico desiderio è quello di invitare la Vergine Maria, a prendere il the con lei. Assillata da quest'idea, Alfreda, per dirla con le parole di de Oliveira, "vive una serie di eventi apparentemente sconclusionati, frutto in realtà dello stato psichico che affligge l'anima dei ricchi".
Sfidiamo coloro che pensano che i film di de Oliveira siano noiosi, ad immergersi in questo capolavoro di ricercato sarcasmo, girato con un talento fotografico straordinario (il direttore della fotografia Renato Berta ha lavorato con Resnais, Godard, Rohmer, Malle, Chabrol...). I cultori del suo cinema rimarranno ancora colpiti dalla bellezza delle inquadrature in cui si muovono attori perfettamente a loro agio. Una nota di merito per il giovane protagonista maschile Ricardo Trepa, presente in almeno altri dieci film del maestro, e per la spagnola Marisa Paredes, "rubata" a Pedro Almodòvar.
I criminali romantici, le infermiere ciniche, i sacerdoti intellettuali, le ricche signore che si domandano perché mai la Madonna debba apparire a tre ignoranti pastorelli a Fatima e non intrattenersi in raffinate discussioni con loro. Tutti fanno parte di una realtà la cui essenza sempre ci sfugge, e di cui il cinema è naturalmente lo "specchio magico".
Il 26mo film di de Oliveira, girato tutto in digitale, è prodotto da Filbox Produções con il sostegno dell'ICAM e RTP. Sulla soglia dei cento anni, de Oliveria ha ancora molti progetti. Il prossimo si chiama addirittura Bella di giorno, ed è proprio ispirato al capolavoro di Luis Buñuel del 1967. Catherine Deneuve ha rifiutato di comparirvi e il suo posto sarà preso da Bulle Ogier, la Florence de Il fascino discreto della borghesia.
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