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VENEZIA 2005 Settimana della Critica

La memoria nascosta di Belzec

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Chiusura ieri sera della 20ma edizione della Settimana della Critica, organizzata nel quadro della Mostra, con la proiezione, come "evento speciale", del documentario Belzec del francese Guillaume Moscovitz.

Ambientato in Polonia, non lontano dalla frontiera ucraina, la città di Belzec ha conosciuto l'esistenza di un campo di sterminio nazista dal marzo 1942 ai primi mesi del 1943 e circa 800mila ebrei vi sono stati uccisi. Con l'avvicinarsi delle truppe sovietiche, il campo fu completamente smantellato, i cadaveri sotterrati e bruciati, degli alberi piantati per nascondere ogni traccia.

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Centrando il suo lavoro sulle testimonianze dirette o indirette degli attuali abitanti di Belzec, Guillaume Moscovitz si attacca alle ripercussioni della tragedia sui ricordi degli uni e degli altri. Queste interviste assai rigorose appartengono, in particolare, ai bambini che andavano ad osservare i treni dei deportati all'apertura, avendo partecipato alla costruzione del campo, archeologi che hanno ricostruito la disposizione degli edifici e la profondità delle fosse comuni fino ad una donna sfuggita, che aveva sei anni all'epoca e che stette nascosta per venti mesi sotto una catasta di legna. Belzec dà inoltre la parola a quelli che hanno taciuto per paura durante la guerra, e per senso di colpa poi. Utilizzando anche lettere d'archivio, il documentario confronta le cifre spaventose dei morti uccisi in un lasso di tempo assai breve, che è passato sugli abitanti della cittadina come un incubo folgorante, e superandone le intenzioni. Muovendo lentamente la macchina da presa sulla natura verdeggiante del luogo, Guillaume Moscovitz lascia colare questa memoria nascosta di Belzec. Dando, anzi, alla sua ricerca una dimensione contemporanea nella scala umana, di fronte al grado d'orrore di un avvenimento storico ancora vicino, che il cineasta Samuel Fuller (soldato dell'esercito americano che partecipò alla scoperta dei campi di concentramento) giudicava impossibile da afferrare per lo spirito.

Prodotto da Jean Bigot per VLR, Belzec ha ottenuto un anticipo sugli incassi di 160mila euro del Centre National de la Cinématographie (CNC). Venduto all'estero da Films Distribution, il film uscirà nelle sale francesi il 2 novembre.

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(Tradotto dal francese)

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