Ciak, si gira a Venezia
Calato il sipario sulla Mostra del cinema, a Venezia iniziano a funzionare le macchine da presa. Sono infatti numerose le produzioni che hanno scelto come location la laguna (che vanta una media di cento produzioni all'anno, tra film, tv e spot pubblicitari). Dopo l'illustre precedente del Mercante di Venezia (girato da gennaio a marzo 2004 tra il Canal Grande e Palazzo Ducale), la mega-produzione disneyana Casanova (estate-autunno 2004, diecimila comparse) aveva sollevato polemiche per gli scarsi benefici all'economia locale.
Un'ambientazione più sobria e moderna sarà richiesta per il thriller di produzione francese (Mars Films con Gémini e la portoghese Madragoa) Quelques jours en septembre, ambientato pochi giorni dopo l'11 settembre 2001 e diretto dallo sceneggiatore Santiago Amigorena, alla sua prima regia. Juliette Binoche e John Turturro si muoveranno in luoghi suggestivi e poco frequentati: la chiesa delle Zitelle, la cima del campanile di San Francesco della Vigna, l'Erbaria a Rialto, per finire con un'intera notte di riprese in Piazza San Marco.
Atmosfere più soffuse e intellettuali, invece, con la fiction televisiva sempre francese Sartre. L'age des passions, che si gira dal 12 al 15 settembre con la regia di Claude Goretta, prodotto da Jacques Kirsner per France 2, TSR e per la Rai. Le riprese veneziane del film dedicato al filosofo parigino si avvalgono della collaborazione della Crg International di Rosanna Roditi. Le location individuate sono ricche di fascino: campo Angelo Raffaele a Dorsoduro, l'Hotel Mabapa al Lido, la spiaggia di San Niccolò e l'Accademia di Belle Arti.
Infine una produzione indiana, per la prima volta, approderà in laguna per 4 settimane. Si tratta di The Fakir, diretto da Anand Surapur, che richiederà numerose comparse e sarà ambientato in una galleria d'arte da ricostruire all'interno di un capannone dell'Arsenale.
"Non bisogna interrompere il rapporto privilegiato con le major", suggerisce Guido Cerasuolo, co-producer di Casanova. "Venezia è una delle poche città italiane e al mondo che oggi offrono alle produzioni cinematografiche la garanzia di trovare sul posto tutto ciò di cui hanno bisogno. In Italia mancano incentivi per attirare investitori stranieri, e qui a Venezia il film della Disney ha ingaggiato un migliaio di persone e creato un indotto di almeno 40 milioni di euro".
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