Vendredi… ou un autre jour
Passato da Locarno e Montreal, Vendredi ou un autre jour del francese Yvan Le Moine è stato presentato ora in concorso al Festival di Namur. Per questo film tratto dal romanzo di Michel Tournier Venerdì o il limbo del Pacifico Philippe Nahon, nel ruolo di un attore di teatro messo a confronto con la solitudine, ha vinto il premio della critica a Locarno.
L'alta definizione, l'assenza di profondità di campo e le immagini ben definite danno della vita di questo Robinson una descrizione minuziosa, attraverso un realismo brutale. Dopo una vita di linguaggio e teatro, nella sua nuova condizione di naufrago isolato, l'uomo deve reinventarsi per sopravvivere. E la sola maniera per non perdere totalmente la ragione è di ricostruire sull'isola un ordine. Ma il linguaggio diserta gradualmente il pensiero. E la voce di questo attore che racconta il suo isolamento, voce che legge il suo diario, diventa sempre più inquietante, traducendo la follia che monta, la difficoltà a lottare contro la desolazione. Venerdì diventa la vittima dei capricci di un demente. Ma Le Moine fa di questo ragazzo un personaggio indomabile e sfacciato. Ci vorrà del tempo perché i due naufraghi diventino dei compagni. "E' il selvaggio che diventa l'iniziatore dell'uomo colto, quando questo credeva di addomesticarlo, educarlo e convertirlo. E' un po' la storia del mondo di oggi…" spiega il regista.
Prodotto da A.A. Les Films Belges in coproduzione con Francia, Italia, Slovacchia e col sostegno della Communauté Française de Belgique, il film è stato finanziato da Eurimages. Comprato da f for film, sarà distribuito in belgio da IFD (Imagine Film Distribution).
(Tradotto dal francese)
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