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PRODUZIONE Grecia

Pochi soldi, ma la produzione va avanti

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Venti lungometraggi e quattro documentari sono in corsa quest'anno ai premi al cinema greco che saranno assegnati durante il Festival di Salonicco (18-27 novembre). Paradossalmente questi premi sono uno dei pochi legami esistenti tra i registi e lo Stato. I finanziamenti dello Stato per essere precisi. Solo nove dei 24 candidati sono stati sostenuti dal Greek Film Centre, responsabile dei finanziamenti alla produzione. Oltre la metà dei film sono opere prime o seconde.

"Questo accade da molti anni e potrebbe essere un buono o un cattivo segno", ha commentato il quotidiano "Kathimerini". "O c'è un flusso continuo di giovani talenti, o questo vuol dire che [a causa della mancanza di finanziamenti] nessun giovane regista riesce a superare la soglia dei due film prodotti..."
Il finanziamento della produzione attraverso i fondi pubblici è praticamente inesistente in Grecia. L'anno prossimo, il numero di film sostenuti potrebbe raggiungere il punto più basso della sua storia perché il Greek Film Center ha già annunciato di non avere soldi in cassa.
Per ironia della sorte, a dispetto delle incertezze la produzione greca non mostra alcun rallentamento come dimostra il numero di film in lizza per i premi al cinema greco. Otto dei 24 film sono già stati distribuiti o presentati in festival stranieri, raccogliendo buone critiche, come nel caso di The Dog's Dream ("To oneiro tou skylou") di Angelos Frantzis, Hostage ("Omiros") di Constantinos Giannaris, Wonderland ("I poli ton thafmaton") di Dimitris Athanitis, Sweet Memory ("Glykia mnimi") di Kyriakos Katzourakis, Kinetta di Giorgos Lanthimos e Liubi di Layia Giourgou.

(Tradotto dall'inglese)

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