Accordo sul finanziamento al cinema
Dopo il ritiro da parte del governo del decreto "salvacinema", che decadrà il 17 ottobre, si è trovato un accordo al senato: un disegno di legge che non contiene oneri di spese ulteriori per lo Stato e che riprende in pratica solo il primo articolo del decreto, quello che permetteva di sbloccare i finanziamenti ai film che per il 2005 il ministero ha ritenuto di interesse culturale nazionale.
Una spiraglio di speranza per molti nomi noti del cinema italiano come Marco Bellocchio, che sta lavorando al suo prossimo film Il regista di matrimoni, Daniele Luchetti (Vita scriteriata), Ermanno Olmi (I cento chiodi), Marco Risi (Maradona la mano di Dio), Gabriele Lavia (Liolà), Carlo Lizzani (Hotel Meina) e per tanti esordienti.
"Se il provvedimento verrà approvato, sarà possibile ridurre al minimo per il cinema italiano i disagi derivanti dalla non conversione del decreto", ha commentato il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Rocco Buttiglione, che aveva rivolto domenica un appello a tutte le forze politiche. Le industrie cinematografiche associate all'Anica hanno accolto con soddisfazione la decisione, e danno atto al Ministro Buttiglione "di aver operato per recuperare una situazione estremamente grave, resa ancora più drammatica dagli annunciati tagli al cinema e allo spettacolo nella Finanziaria 2006". Tagli verso i quali resta forte e determinata la protesta del mondo dello spettacolo, con la manifestazione nazionale di venerdì 14 ottobre a Roma.
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