Un Twist moderno per Polanski
Roman Polanski ha stregato i giornalisti alla proiezione del suo ultimo film, Oliver Twist [+leggi anche:
trailer
scheda film], che esce nelle sale italiane oggi su 305 schermi, distribuito da Medusa. Il film è stato prodotto da RP Productions (Francia), Runteam II Ltd. (GB) e ETIC Films S.R.O. (Repubblica Ceca).
Il fedele adattamento di Polanski delle disavventure dell'orfano più famoso della letteratura inglese è puro Charles Dickens, dalla fotografia severa ai personaggi spiritosamente grotteschi (in particolare lo sfruttatore Fagin, impersonato da sir Ben Kingsley). Polanski dice che di essersi sforzato di dare al film un "senso romantico e oscuro senza comunque renderlo espressionistico".
L'approccio diretto del regista a Oliver Twist ha sorpreso alcuni ma Polanski svia le critiche scherzando: "Volevo fare un film per un pubblico giovane, dai 9 ai 99 anni... ma senza esplosioni, laser, spade o effetti sonori. Se cercate i colpi di scena in Twist, mi dispiace ma non faccio per voi!"
Il film traccia dei paralleli tra la situazione socio-economica della Londra fine/inizio secolo e il mondo di oggi, che Polanski schiettamente conferma: "Ci sono molti paralleli tra il libro e quello che accade ai milioni di bambini sfruttati oggi", dice. "Londra è cresciuta molto velocemente allora, come oggi molte città in Cina, che affrontano gli stessi problemi di immigrazione massiccia. La gente arriva da tutto il Paese per cercare una vita migliore, che ovviamente non trova mia".
Il 72enne regista ex "maledetto" aggiunge: "E' come se avessi vissuto in due mondi diversi... e non mi piacesse molto questo nuovo mondo". Ho grande nostalgia per il passato, ma non pnesate che sia dovuto alla mia età. la gente dice sempre 'Tutto era più bello quando ero giovane', ma io mi sento ancora giovane!"
(Tradotto dall'inglese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.
