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EVENTI Francia

Beaune, tra soddisfazione e vigilanza

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Partita sotto il segno dell'ottimismo dopo l'adozione da parte dell'Unesco della Convenzione sulla diversità culturale, la 15/a edizione degli Incontri cinematografici di Beaune organizzati dall'ARP (Autori - Registi - produttori) si è conclusa ieri con un clima di incertezza sull'attualità europea della creazione. In effetti, aldilà della grande soddisfazione per il trionfo all'Unesco, salutato dal commissario europeo Viviane Reding e dal ministro della Cultura francese Renaud Donnedieu De Vabres, la questione dell'applicazione efficace della diversità culturale all'interno dell'Unione europea ha alimentato il dibattito tra i professionisti.

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I registi dell'ARP chiedono agli stati europei di ratificare il più rapidamente possibile la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità culturale, ma reclamano anche un rafforzamento degli strumenti (Programma Media 2007, direttiva televisione senza frontiere). Nell’appoggiare Viviane Reding nella sua volontà di estendere al video on demande (VOD) gli obiettivi della promozione e della diversità delle opere europee nel quadro della revisione della direttiva TVSF, l'ARP auspica che i fornitori di accesso internet e gli editori di servizi on line siano sottoposti a un contributo per la produzione di contenuti europei e che i cataloghi dei film on line comprendano un minimo di opere del Vecchio Continente. Inoltre, i cineasti presenti hanno un budget maggiore per il Programma Media (1 miliardo di euro per il periodo 2007-20013) e hanno anche fatto un appello al Parlamento europeo e al Consiglio per escludere i servizi audiovisivi da una direttiva generale sui servizi.

L'Europa è stata anche al centro di dibattiti riguardanti l'industria francese perché sembra che si stia per adattare il sistema del credito di imposta in favore della produzione per armonizzarlo con la legislazione europea. Avendo favorito la rilocalizzazione dei set in Francia, il credito di imposta vedrebbe l'introduzione di alcuni parametri selettivi in via di definizione per un ammorbidimento dei suoi criteri e per diventare accessibile alle produzioni di altri paesi europei. Delle modifiche sono allo studio: le industrie tecniche e i produttori francesi seguono gli sviluppi con il più grande interesse.

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(Tradotto dal francese)

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