Diversità culturale: un "piccolo paese" esemplare
di Chantal Gras
Appena votata la diversità culturale all'Unesco (leggi la news del 21/10), il governo belga ha convocato una conferenza stampa a Bruxelles per ricordare la propria forte mobilitazione passata e futura su questo soggetto. Tre ministri hanno rappresentato la Comunità francese del Belgio: Marie Arena, ministro-presidente, Fadila Laanan, ministro della Cultura, e Marie Dominique Simonet, ministro per le relazioni esterne.
Per entrare in vigore, la Convenzione deve essere ratificata da almeno 30 paesi. Non c'è un limite di tempo, ma il 2010 scade l'esenzione culturale accordata dall'OMC. Nel frattempo, le maggioranze parlamentari possono cambiare. Ottenere 30 ratifiche è probabile, bisogna che siano emanante da paesi "significativi". In Belgio, dove tutti i partiti sono favorevoli, il calendario sarà di un anno. Prima del voto a Parigi, dei paesi "poveri" hanno reclamato un trattamento specifico per sviluppare la loro diversità culturale. Nell'Unione, siamo sicuri che i 25 paesi la ratificheranno? Alcuni, come il Regno Unito, la Germania e all'est sono combattuti, c'è molta incertezza. Mentre Condoleeza Rice toccava un filo scoperto affermando che "la convenzione fa un oltraggio ai diritti dell'uomo", gli Stati Uniti si apprestano a fare il possibile per boicottarla e salvare i privilegi di Hollywood.
Ora, Fadila Laanan lo ricordava: "Non si tratta di opporsi al cinema americano che noi amiamo tutti, ma di permettere agli autori dei nostri paesi - come di altri paesi - di farsi conoscere allo stesso modo! La diversità delle culture è un arricchimento dello spirito". Nel sottolineare il frutto di una politica che ha permesso di lanciare l'arte belga sulla scena internazionale (17 film premiati nei festival, artisti o compagnie teatrali famose, danza, musica, rock, ecc...), i tre ministri hanno insistito sulla loro volontà di continuare a praticare una intensa lobbying internazionale. E Marie Arena ha fatto notare: "Pur essendo un piccolo paese sulla scena internazionale, il Belgio fa valere la propria influenza: i nostri esperti sono ascoltati, la nostra cultura si afferma. Continueremo a combattere in favore della diversità culturale".
(Tradotto dal francese)
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