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FESTIVAL Belgio

Incautos, come truffare con eleganza

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Presentato in concorso al FestCEAL, il film Incautos di Miguel Bardem ha mostrato al pubblico belga la storia di tre truffatori sperimentati e di una persona che ha passato la vita a cercare di diventarlo.
Ernesto Alterio, Federico Luppi e Victoria Abril (i manuali dicono che ci deve sempre essere una donna in una storia del crimine) sono i protagonisti di un film che indugia sulla pallida linea di confine tra legge e crimine che certi personaggi attraversano truffando le persone con eleganza. La sceneggiatura - scritta dal regista e da Carlos Martín - punta sul registro comico, rivelando un grande amore per i propri personaggi e presentandoli sempre con uno sguardo affascinato, anche quando sono sul punto di commettere i crimini più orribili. Nessun giudizio morale sui suoi personaggi, questo sembra essere il punto più riuscito del settimo film di Miguel Bardem.

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Raccontato per flashback, combinando diverse prospettive, grazie al montaggio di Ivan Aledo il film assume un ritmo particolare. Dopo un incredibile inizio l'azione si rallenta per assumere nel finale tonalità molto cupe. Girato come un thriller con molti colpi di scena finali il film mostra quello che si sospettava dall'inizio: nel mondo dei truffatori, quando si tratta di un grande affare, niente è mai come ci aspettiamo.

Prodotto da Francisco Ramos per Alquimia Cinema, Incautos ha ricevuto tre nomination agli ultimi Goya: miglior montaggio (Ivan Aledo), miglior ecanzone originale (Bebe Rebolledo) e migliore suono (Pierre Lorrain, Jaime Fernández, Polo Aledo). Le vendite sono curate da Latido Films.

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(Tradotto dall'inglese)

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