Ahead of Time candidato ufficiale
di Annika Pham
Il veterano Agust Gudmundsson è il candidato che rappresenterà l’Islanda nella corsa alle nomination per gli Oscar 2006 con il suo settimo film Ahead of Time, il maggiore successo locale del 2004, con più di 34,200 biglietti venduti. Anche il suo film precedente The Seagull’s Laughter era stato candidato alle nomination agli Oscar 2002.
Ahead of Time è una sorta di sequel del successo musicale realizzato dal regista nel 1982 On Top, uno dei più popolari film islandesi di tutti i tempi. Il film racconta di un patetico gruppo pop un po’ avanti con gli anni (soprannominato “sette torte alla frutta islandesi vestite male”) che improvvisamente ha la possibilità di tornare alla ribalta dopo 20 anni di oblio. Tutto lascia credere in un brillante futuro, finché i fantasmi del passato non si ripresentano alla band sotto le spoglie di una ragazza madre e di un tecnico di della troupe allegro ed alticcio. Lo spettatore segue la band in viaggio, non solo lungo i magnifici paesaggi islandesi, ma anche attraverso due continenti ed un breve passaggio nell’altro mondo.
Il film, con Eggert Thorleifsson, Egill Olafsson, Ragnhildur Gisladottir e Studmenn, è prodotto da Jakob F. Magnusson per Bjarmaland. E’ uscito nelle sale islandesi nel tardo 2004, distribuito da Sena, ed è venduto all’estero dalla società di Gudmundsson, la Isfilm.
Nato a Reykjavik nel 1947, Gudmundsson è considerato uno dei padri fondatori del cinema islandese, grazie al suo film del 1980 Land of Sons. Il suo secondo film Outlaw-The Saga of Gisli è stato un successo internazionale ed il suo film musicale On Top, del 1982, è uno dei migliori film islandesi in assoluto. La sua satira politica Golden Sands ha vinto il Lübeck Film Lense nel 1985 e per The Dance, realizzato nel 1998, Gudmundsson ha vinto il premio per il miglior regista a Mosca. The Seagull’s Laughter nel 2001 ha vinto qualcosa come 6 premi Edda (gli Oscar locali) e, per questo film, Ugla Egilsdottir ha vinto il premio per la migliore attrice a Karlovy Vary nel 2002.
(Tradotto dall'inglese)
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