L'appello degli autori europei
di Chantal Gras
- Durante la 2° Conferenza di Napoli organizzata da FERA, i temi principali sono stati: la Convenzione UNESCO, Televisione senza Frontiere, e il Programma MEDIA 2007. FERA ha posto l'attenzione sulla diversità culturale affidando alla conferenza il ruolo di salvaguardia per il patrimonio culturale. E' stato inoltre fatto appello alla Commissione Europea per richiedere maggiori fondi in risposta alle maggiori necessità.
È nella città partenopea che si è tenuta la la seconda conferenza di Napoli, organizzata dalla Federazione Europea dei Registi dell’audiovisivo (la FERA) il 21, 22, 23 ottobre, con il sostegno di Cineuropa e della Provincia di Napoli. Tre eventi d’attualità hanno fatto oggetto di dibattiti vivi tra personalità del paesaggio audiovisivo, rappresentanti di associazioni di professionisti e funzionari europei : la Convenzione sulla Diversità culturale votata all’UNESCO, la revisione della direttiva senza frontiere e l’elaborazione del Programma MEDIA per 2007. I lavori si sono chiusi con un lungo comunicato finale ( vedi il testo). Eccone le grandi linee direttrici :
A proposito della Diversità Culturale, la FERA non esita a parlare di vero e proprio pilastro di civiltà : "Bisogna ricordarsi costantemente che si tratta di salvaguardare il genio creativo degli uomini e la perennità delle civiltà che hanno lentamente costruito!".
Per la revisione della Direttiva "Televisione senza Frontiere", sono state reclamate 1) delle misure di promozione dei contenuti, 2) l’obbligo per i nuovi diffusori (gli operatori di accesso Internet ed i servizi in linea) di contribuire al finanziamento delle opere audiovisive, 3) la redifinizione delle quote in favore dei programmi di creazione europei, e 4) una chiarificazione delle norme relative alla delocalizzazione dei beni e servizi audiovisivi.
Per il Programma MEDIA, la FERA constata che la Commissione – la cui qualità d’azione è sottolineata – ha un budget inferiore alle reali necessità dell’industria audiovisiva europea (1.055.000.000 di euro), e vorrebbe che tale budget fosse triplicato.
In materia di distribuzione delle opere cinematografiche di creazione digitale, la FERA richiama l’importanza del rispetto dei diritti d’autore.
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