17/11/2005

"Questo film è una scommessa. Nessun produttore saggio avrebbe accettato questo progetto. Ma a 50 anni ci si pone il problema di mettere alla prova se stessi, tentare il salto". L'ironia nelle parole di Maurizio Sciarra non nascondono il peso della sfida: trasportare ai nostri tempi i personaggi di un racconto ("La sonata a Kreutzer") di un gigante della letteratura come Lev Tolstoj.

Cineuropa ha incontrato il regista, vincitore del Pardo d'oro al festival di Locarno 2001 con Alla rivoluzione sulla 2 cavalli, sul set romano del nuovo film, che si intitolerà Quale amore. Prodotto da Lionello Cerri per Rai Cinema e Lumière in collaborazione con la televisione svizzera Tsi e la Amka, il film racconta di Andrea (Giorgio Pasotti), giovane esponente dell'alta finanza, che bloccato in un aeroporto da una tempesta di neve, confida ad uno sconosciuto le vicende che lo hanno portato ad uccidere per gelosia sua moglie Antonia (Vanessa Incontrada), famosa pianista che aveva rinunciato alla carriera artistica per amore. "E' un film che si basa molto sulla recitazione. Ho scelto attori coraggiosi, per dei personaggi non usuali. Li ho voluti trentenni perché mi sembrava più interessante e inquietante raccontare la crisi una coppia giovane e bella". Sciarra si è avvalso anche di uno sceneggiatore d'eccezione, Claudio Piersanti, "uomo di lettere e romanziere. Era necessario per dare una valenza maggiore ad un film di ispirazione letteraria".

Le riprese di Quale amore termineranno tra due settimane. "Il film dovrebbe essere distribuito ad aprile 2006 da 01 Distribution - ci spiega il produttore Lionello Cerri - ed è stato realizzato con un budget di soli 3.800.000 euro. Non mi considero un produttore indipendente ma solo un piccolo produttore che vuol fare buoni film. Purtroppo in Italia non c'è un vero mercato per i film di qualità, verso i quali c'è molta prevenzione, nonostante poi ottengano buoni risultati all'estero".