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EVENTI Ungheria

Esercenti inquieti ma entusiasti

di 

E' terminata ieri a Budapest la decima conferenza annuale del circuito europeo di sale Europa Cinémas. I professionisti, in prima linea per contrastare il calo della frequentazione (leggi l'articolo), hanno espresso tutta la loro inquietudine. Per i più ottimisti, questa caduta libera della frequentazione dipende dalla congiuntura sfavorevole e si spiega con la mancanza di film forti, esempio della Germania, o con la minore qualità dei film. Per i pessimisti, il problema è più profondo e deriva direttamente dalla concorrenza del dvd, della pirateria, difficile da combattere, dai nuovi canali di diffusione dei film come, come ad esempio la visione sui cellulari (leggi l'articolo), e infine dalla riduzione dei tempi tra il passaggio dei film dal cinema al video, che ormai si aggira sui 5 mesi.

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Più in generale, c'è un baratro tra offerta e domanda, anche se tutti ammettono che due dei deficit maggiori del cinema europeo sono la promozione e l'educazione all'immagine.
L'incontro sulla visibilità del cinema europeo ha permesso di parlare di due dei punti fondamentali di esercizio e distribuzione: l'implicazione locale e la passione. Claudia Bedogni (Istituto Luce - Italia), citando l'esempio di Sophie Scholl [+leggi anche:
trailer
scheda film
]
, ha ricordato come fare uscire un film sia anche attirare l'attenzione del pubblico sugli aspetti artistici, social e politici dell'opera. Per Ferenc Port, esercente di Budapest premiato per la sua programmazione (leggi qui), ogni cinema ha la sua specificità e fidelizza il pubblico. Infine, Michel Malacarnet ha spiegato che è grazie al sostegno dello Stato che il cinema Utopia (Francia) ha trovato il proprio posto. Questa rete di sale ha vinto il premo Europa Cinémas al migliore imprenditore. Il premio per la migliore programmazione è andato a Katrin Rajasaare del Kino Soprus di Tallinn (Estonia).

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(Tradotto dal francese)

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