23/11/2005

Dani Levy si rendeva conto di aver fatto un film controverso, ma quando il capo della comunità ebraica tedesca, Paul Spiegel, ha visto Alles auf Zucker! [+leggi anche:
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scheda film] ed è tornato a rivederlo altre due volte, consigliandolo anche agli amici, il regista ha tirato un sospiro di sollievo. Dopo il rabbino capo, un milione e 400mila tedeschi hanno fatto la fila per ridere dello scontro tra i due fratelli Zuckermann, uno ebreo ortodosso e l'altro comunista, giocatore d'azzardo e puttaniere. Costato soltanto 1.5 milioni di euro, il film ne ha incassati circa 10 nella sola Germania. Venduto in numerosi paesi e prossimo allo sbarco negli Usa, la commedia esce ora nelle sale italiane con il titolo Zucker! ...come diventare ebreo in 7 giorni, distribuito inizialmente in 20 copie da Lady Film.

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A Roma per presentare il film, Dani Levy afferma che "c'è una parte della comunità ebraica che si chiede se sia consentito prendere in giro gli ebrei. Temono che possa rappresentare un pericolo perchè ciò alimenta sentimenti antisemiti. Io faccio parte di una generazione nuova, non ho vissuto l'Olocausto ma penso che 60 anni di rappresentazione degli ebrei come vittime della Storia siano sufficienti. C'è una lunga tradizione di umorismo ebraico che mette in luce debolezze e contraddizioni". In Germania il film è diventato un fenomeno culturale, "perchè la gente ha riso e ha amato i personaggi. E' piaciuto il mio modo di rappresentare una famiglia ebrea, non ideale ma reale. La gente ha scoperto sotto la superficie qualcosa di diverso, come è successo per Goodbye Lenin! [+leggi anche:
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intervista: Wolfgang Becker
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Il budget per la produzione del film proviene tutto dalla televisione: Bayerischer Rundfunk (BR), Westdeutcher Rundfunk (WDR) e Arte, con lo X-Filme Creative Pool, società fondata da Levy con i colleghi Wolfgang Becker (Goodbye Lenin) e Tom Tykwer (Lola corre).