01/12/2005

Prende il via domani la 14/a edizione del Festival de Vendôme organizzato dall'APCVL (Atelier de Production Centre Val de Loire) e dedicato alla creazione cinematografica sostenuta dalle collettività territoriali europee. Fino al 12 dicembre, un programma molto denso proporrà una serie di incontri professionali, un concorso di una cinquantina di corti e mediometraggi, una panoramica sulle opere prime e seconde e un omaggio alla struttura belga Wallimage con le proiezioni di L'enfant [+leggi anche:
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intervista: Luc & Jean-Pierre Dardenne
scheda film] dei fratelli Dardenne, di Ultranova [+leggi anche:
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intervista: Bouli Lanners
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intervista: Stefan Liberski
scheda film] di Stephan Liberski (tre film ai quali Cineuropa ha dedicato dei Focus.)
Sul versante dell'industria, ci sarà un atelier di coproduzione realizzato con l'ACE (Atelier del cinema europeo) che riunirà il 5, 6 e 7 dicembre quattro produttori francesi (Bandonéon, Les Films d'Antoine, Avenue B e Les Films au Long Cours), due britannici (whateverpictures e Wellington Films) e due belgi (Libris Films e Versus Production) che esporranno progetti suscettibili di essere coprodotti.

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Tra i film che hanno già ricevuto il sostegno delle collettività territoriali europee, il festival di Vendôme ha composto un menu diversificato che prevede Fantasmi del tedesco Christian Petzold, La terra abbandonata di Vimukthi Jayasundara, The Piano Tuner of Earthquakes dei britannici Stephen e Timoty Quay, Uno del norvegese Askel Hennie (candidato agli Efa nella categoria delle scoperte), Voici venu le temps [+leggi anche:
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scheda film] di Philippe Faucon.
Per maggiori informazioni: Dossier Europe.

(Tradotto dal francese)