03/01/2006

Il Consiglio Costituzionale ha annullato giovedì scorso il decreto che fissava a 8.000 euro il tetto massimo che un sigolo investitore poteva investire nelle SOFICA (Società per il finanziamento dell'industria cinematografica ed audiovisiva). Il tetto precedentemente autorizzato era di 18.000 euro. Inserito nella Finanziaria 2006 e votato a fine novembre dai parlamentari francesi, il tetto è stato respinto dal Consiglio Costituzionale secondo il quale "quando in materia fiscale la legge è troppo complessa, diventa incomprensibile per i cittadini". L'annullamento è un'ottima notizia per la produzione cinematografica francese dato che 55 lungometraggi hanno ottenuto dei finanziamenti dalle Sofica nel 2004 per coprire il 6,8% dei loro budget. Altra buona notizia, l'ammontare che lo Stato ha messo a disposizione delle Sofica è aumentato da 46 a 56 milioni di euro per il 2006. La produzione indipendente dovrebbe trarre beneficio dalle nuove misure fiscali grazie ad una convenzione firmata sotto l'egida del Ministero della Cultura e del CNC - Centre National de la Cinématographie.

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Ricordiamo che le associazioni professionali di produttori e distributori francesi avevano chiesto al Governo di togliere le Sofica dalla lista degli organismi finanziari obbligati a mantenere il tetto di sgravi fiscali a 8000 euro. Le associazioni di categoria hanno dunque trovato nel Consiglio Costituzionale un alleato inaspettato. La decisione del Consiglio avvantaggia le misure di defiscalizzazione per il cinema rispetto a misure analoghe di sgravi fiscali e dovrebbe permettere di attrarre capitali privati. Per il 2006, 16 Sofica sono state accreditate dal Governo francese; tra queste, sei garantiscono un rimborso su cinque anni (in media l'85% dell'ammontare iniziale).

(Tradotto dal francese)