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BOX OFFICE Germania

Addio ad un 2005 disastroso

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Il box-office tedesco per il 2005 non è altro che lo specchio di un fenomeno che ha interessato quasi tutta l'Europa, con una drastica diminuzione degli spettatori nelle sale. I biglietti venduti durante l'anno che si è appena chiuso sono stati soltanto 121,3 milioni, che rappresenta un -20,4% rispetto ai 152,4 milioni di spettatori registrati nel 2004 (dati kinozeit nel rapporto Nielsen EDI). Gli incassi perdono dunque un 18,1% passando dagli 879,1 milioni d'euro del 2004 ai 720,1 milioni del 2005.

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le cause di questo fenomeno sono numerose. L'agenzia di stampa Reuters cita soprattutto il numero considerevole di disoccupati, il successo del DVD e la pirateria. E' tuttavia la produzione locale ad essere chiamata in causa: la quantità minima di film tedeschi di qualità apprezzabile non ha compensato l'arrivo assai sporadico di blockbuster americani. Due esempi che fanno da eccezioni rendeono ancora più chiara la situazione: il fatto che il Regno Unito sia sfuggito nel 2005 al decremento generale grazie ad una selezione di coproduzioni nazionali e i buoni risultati ottenuti nel 2004 in Germania grazie ad una produzione tedesca di successo come la commedia fantastica (T)Raumschiff Surprise - Periode 1 (più di 9 milioni di spettatori) e alla Caduta, nominato agli Oscar.

Il 2005 è al contrario l'anno delle disillusioni per l'industria cinematografica nazionale. Al successo di critica di Sophie Scholl [+leggi anche:
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e i numerosi premi non sono corrisposte entrate significative. Anche il maggior successo dell'anno tra i film nazionali, The White Masai, ha venduto appena 2 millions di biglietti. .

Gli incassi di Harry Potter e il calice di fuoco a dicembre hanno permesso una certa rimonta, dando speranza a Johannes Klinsporn (direttore dell'Associazione dei distributori), che annuncia delle buone uscite per il 2006, o a Thomas Negele (presidente della Federazione dei cineasti). I pronostici degli esperti mitigano l'ottimismo: fino al 2009 il box-office tedesco non aumenterà di più dello 0,4 per cento all'anno - contro la media di 4,4 per il resto dell'Europa occidentale. Come spiega Frank Mackenroth, della società amburghese PricewaterhouseCoopers, "il 2006 non sarà cattivo come il 2005, ma sul medio termine bisogna attendersi una stagnazione in Germania e una crescita nei paesi limitrofi".

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(Tradotto dal francese)

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