14/02/2006

Tre anni dopo In This World che si era guadagnato un Orso d'Oro, il prolifico regista inglese Michael Winterbottom torna a Berlino con The Road To Guantanamo [+leggi anche:
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scheda film] codiretto con Mat Whitecross, un nuovo docu-drama politico che ha avuto la sua premiere oggi in Cooncorso.

Questa volta al cuore del viaggio filmico del regista c'è il cosiddetto caso Tipton Three, la storia di tre musulmani inglesi che furono rilasciati nel marzo 2004 dopo essere stati tenuti prigionieri per due anni nel campo di Guantanamo Bay. La sfida stessa del regista, che ha voluto fare il film con l'aiuto dei tre protagonisti della vicenda, gli ha valso applausi calorosi durante la conferenza stampa, alla quale partecipavano due dei musulmani, Ruhel Ahmed and Asif Iqbal.

Mescolando le testimonianze dei tre con immagini di repertorio e ricostruzioni degli eventi, il regista porta il pubblico immediatamente al centro della storia. Seguiamo i giovani di origini pakistane nel loro viaggio dal paese natio all'Afganistan (dove sono stati arrestati perché scambiati per combattenti talebani): " Volevamo solo mostrare come tre normali persone sono state risucchiate in questa storia assurda", ha detto Winterbottom, "e volevamo farlo dal loro punto di vista". La ragione ultima del film era "ricordare alla gente che Guantanamo esiste e 500 persone sono ancora detenute li dentro".

Sfortunatamente, nonostante il fascino e l'emozione del soggetto trattato, il film non trasmette la dovuta drammaticità e alcune parti - i flashback dei ragazzi che ricordano le loro vite precedenti come individui liberi - potevano essere evitate.

Il film è stato prodotto dall'usuale partner di Winterbottom, Andrew Eaton per Revolution Films ed era stato commissionato in origine da Channel Four. Sarà mandato in onda per primo sul canale britannico il 9 marzo e quindi arriverà in 20-30 sale il 10 marzo, grazie al supporto dell'esercente Tony Jones. 3e vendite internazionali sono affidate a The Works .

(Tradotto dall'inglese)