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INDUSTRIA Francia

Download e diritti d’autore: atto II

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Torna in primo piano il progetto di legge sui diritti d’autore, il cui esame era stato sospeso il 22 dicembre dopo il voto a sorpresa da parte dei deputati di alcuni emendamenti che rendevano legali i download su internet in cambio di un pagamento forfetario destinato agli autori. I professionisti del cinema avevano subito considerato questa novità come una grave minaccia per i finanziamenti all’industria. Nell’occhio del ciclone, il ministro della Cultura Renaud Donnedieu de Vabres ha dovuto correggere il tiro. Risultato: rivisto e corretto, il progetto di legge, che sarà esaminato dal 7 marzo all’Assemblea nazionale per un voto previsto il 14 marzo, riafferma il diritto ala copia privata, una eccezione al diritto d’autore rispetto alla legge del 1985, in cambio di una tassa sui supporti registrabili (CD, DVD, lettore MP3...). Un collegio di mediatori definirà il numero di copie autorizzate in base al supporto (downolad comprese), ma secondo i rappresentanti dell’industria cinematografica un controllo in tal senso sarà molto difficile.

Il progetto di legge ammorbidisce inoltre le sanzioni alla pirateria. Abbandonata l’idea di una risposta graduale (dalla mail di avvertimento alla prigione), il ministro propone di stabilire un sistema di multe che potrebbe partire da 38 euro per un utente che scarichi occasionalmente fino a 100 000 euro e un anno di prigione per chi crea i software che permettono l’accesso a delle opere protette. Prima di entrare nel vivo della discussione martedi prossimo, i deputati hanno incontrato ieri sera registi e produttori, tra i quali Costa Gavras, Bertrand Tavernier, Jean-Jacques Annaud, Radu Mihaileanu e Christophe Barratier.

(Tradotto dal francese)

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