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FINANZIAMENTI Francia

Anticipo sull’incasso per un premio Oscar

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Un jour peut-être di Jean Xavier de Lestrade, premio Oscar 2002 con Un coupable idéal per il migliore documentario, è tra le cinque opere prime di finzione selezionate la settimana passata dal primo collegio dell’anticipo sull’incasso del Centre National de la Cinématographie (CNC). "Nei miei ultimi due documentari, portavo il reale verso la finzione. Filmavo gli eventi nel momento in cui accadevano ma me li immaginavo sempre, in termini di inquadrature e montaggio, come se si trattasse di fiction" ha dichiarato il regista a Cineuropa.

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Per Un jour peut-être, Jean Xavier de Lestrade si è ispirato a un fatto realmente accaduto una quindicina di anni fa nella provincia francese. Racconterà la storia di un trentenne liberato dopo 14 anni di prigione e ancora ossessionato da una ragazza. Questa storia, scritta insieme a Gilles Taurand (cinque volte collaboratore di André Téchiné, ma anche sceneggiatore di Promeneur du champ de Mars e Osella d’oro alla Mostra di Venezia nel 1997 per Nettoyage à sec), avrà un budget di 3 milioni di euro e sarà prodotta dalla società del regista (Maha Productions) insieme a Philippe Carcassonne per Ciné B. La lavorazione del film dovrebbe iniziare nell’autunno del 2006 per 42 giorni di riprese.

Altre due fiction hanno ottenuto una promessa di anticipo sull’incasso. Prodotto da Ciné-Sud Promotion, Chaque jour est une fête di Dima Elhoor, segue il viaggio in bus di tre verso una prigione dell’entroterra libanese, mentre Naissance des pieuvres di Céline Sciamma (Balthazar Productions) è una commedia sull’adolescenza vista dal punto di vista delle ragazza, in stile Fucking Amal di Lukas Moodysson e La vie ne me fait pas peur di Noémie Lvovsky.

Due documentari completano la lista del Cnc: Chasseur magnéto di Philippe Bordas (prodotto da La Chauve Souris) su un abitante del Mali che tenta di salvare la memoria millenaria dei cacciatori mandinghi, e A côté di Stéphane Mercurio (produzione Iscra) su delle famiglie in visita ai parenti detenuti lontano dagli affetti.

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(Tradotto dal francese)

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