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INDUSTRIA Francia

Pirateria: in nome della legge

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Alla fine di un feuilleton di tre mesi ricco di polemiche, i deputati francesi votano oggi la versione finale del progetto di legge sui diritti d’autore. Nel testo è compreso lo spinoso argomento dei download su internet e della copia privata delle opere. L’esame elaborato dal ministro della cultura, Renaud Donnedieu de Vabres, era stato bloccato a fine dicembre dal governo in seguito al voto a sorpresa di alcuni emendamenti per rendere legale il download per uso privato in cambio di una remunerazione forfetaria agli autori. Bocciata con un nuovo voto, questa licenza globale morta già sul nascere ha tuttavia portato il ministro a rivedere il proprio testo alleggerendo le sanzioni ai navigatori, d’ora in poi passibili di una multa di 38 euro in caso di scaricamento illegale e di 150 euro se le opere sono condivisibili in "peer to peer". La sanzione sale a 750 euro per chi utilizza un software per aggirare la protezione contro il download illegale (MTP-DRM), a 750 euro per i decrittatori di MTP ("hacker") e a 30 000 euro (e 6 mesi di prigione) per chi fornisce i mezzi per aggirare la protezione.

Quanto alla copia privata di opere acquistate legalmente , è stato istituito un collego di tre mediatori che stabilirà il numero delle copie autorizzate. E’ possibile tuttavia che la copia in dvd sia assolutamente vietata dopo la decisione della Cassazione che, in nome della lotta alla pirateria, ha dato ragione agli editori video proteggendo i loro DVD da ogni forma di copia. In compenso, la nuova versione della legge ha introdotto il concetto di "interoperabilità", ossia la possibilità per un internuata che abbia scaricato legalmente dei dati digitali di poterli leggere e copiare su tutti i supporti che sceglie. Un dettaglio che illustra a meraviglia la nuova problematica: la legge esiste, ma la sua applicazione si annuncia molto complessa.

(Tradotto dal francese)

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