Un nuovo sistema tributario che fa male al cinema
di Annika Pham
Una notizia buona e una cattiva per l’industria cinematografica britannica, annunciate, ieri, dal ‘Cancelliere dello Scacchiere’, Gordon Brown, alla presentazione del budget 2006. Dal 1° aprile, infatti, verrà introdotto il nuovo sistema di sgravio fiscale sul cinema, che va a rimpiazzare le esistenti Sezioni 42 e 48.
La cattiva notizia è stata introdotta dalla definizione della ‘riqualificazione delle spese britanniche’, poiché “incorrono direttamente in relazione alle attività di pre-produzione, nelle fase di riprese e di post-produzione che si svolgono nel Regno Unito ”. In altre parole, le produzione britanniche o le co-produzioni che dovranno essere girate all’estero non potranno più beneficiare degli incentivi fiscali del Regno e delle modalità di raccolta dei finanziamenti. Questa nuova regola è stata introdotta direttamente dal Governo per adattare l’industria locale alle regole comunitarie. Ma, come sottolineato dalla produttrice Andrea Calderwood (The Claim), vicedirettore dell’associazione di produttori cinematografici britannici PACT, “gli effetti della regolamentazione europea possono seriamente danneggiare le prospettive produttive britanniche ed europee, offrendo maggiori vantaggi fiscali agli Studios americani”. E ha aggiunto: “Siamo sicuri che non è questo l’effetto che i Governi del Regno Unito e dell’EU vogliono ottenere, e speriamo di poter lavorare costruttivamente e in fretta per modificare questa anomalia”.
La buona notizia riguarda invece la possibilità che i film avranno, da ora in poi, di spendere il 25% (contro il 40 della precedente normative) del loro budget nel Regno Unito. “L’abbassamento della soglia delle spese minime britanniche dal 40 al 25% è una grande notizia, perché i film avranno modo di gestire lo sgravio fiscale”, ha commentato John Woodward, Direttore Generale dello UK Film Council.
Confermate, invece, altre misure tributarie che includono il 20% di credito fiscale su film a low budget (budget fino a 20 milioni di sterline - 29 milioni di euro) e il 16% di credito fiscale per film di budget superiore ai 20 milioni di euro. Un nuovo test ‘Culturale’ per riqualificare il cinema britannico è però previsto, e ciascun film dovrà subire un differente trattamento.
(Tradotto dall'inglese)
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