13/04/2006

Per la sua sesta edizione, goEast, il Festival del cinema dell’Europa centrale e dell’Europa dell’est , che si è concluso martedì a Wiesbaden, ha questa volta più che mai portato in primo piano la qualità delle produzioni degli ex paesi comunisti, attraverso una bella selezione di film (dieci lungometraggi e sei documentari) in concorso.

La giuria, presieduta dal tedesco Ulrich Gregor, ha assegnato il Premio Skoda al miglior film (10 000€) a Tbilisi-Tbilisi del georgiano Levan Zakarejsvili, che, per descrivere il cambiamento nelle condizioni di vita dei cittadini della capitale, "combina una struttura narrativa sofisticata con un acuto senso dell’osservazione". Il russo Aleksej German Jr. è stato invece giudicato migliore regista (7500€) per Garpastum. Il miglior documentario (10 000€) viene dalla Croazia: Facing the Day di Ivona Juka illustra il potere redentore del teatro sulle anime condannate. La giuria ha anche attribuito delle menzioni speciali a The Death of Mr. Lazarescu di Cristi Puiu (Romania) e a Labour Equals Freedom dello sloveno Damjan Kozole.

Il nuovo premio della migliore partecipazione alla diversità culturale sponsorizzato dal Ministero degli Afari Esteri tedesco è andato all’ungherese Putyi Horvath per Death Rode Out of Persia, mentre il FIPRESCI è stato attribuoto al film ceco-slovacco The City of the Sun di Martin Sulik. Il nuovo premio dalla Fondazione BHF-BANK è andato infine a Premium del rumeno Alexandru Ionescu.

In totale, oltre 150 film (corti e lungometraggi) sono stati presentati agli 8000 festivalieri. Le sezioni speciali "Mainstream Made in Russia" e "Portrait – Sharunas Bartas" sono state molto visitate, così come la tavola rotonda sulla distribuzione dei film est-europeiin Germania.

(Tradotto dal francese)