26/04/2006

Quest’anno, per la 59ma edizione del Festival di Cannes (17-28 maggio), il cinema tedesco si rifugia nelle sezioni parallele. E’ infatti presente in concorso solamente con due coproduzioni internazionali: Lights in the Dusk [+leggi anche:
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scheda film] di Aki Kaurismäki (coprodotto dalla società tedesca Pandora insieme a Finlandia, Francia e Italia) e The Wind that Shakes the Barley [+leggi anche:
recensione
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intervista: Ken Loach
intervista: Rebecca O’Brien
scheda film] di Ken Loach (coprodotto per la Germania da EMC Produktion insieme a Regno Unito, Irlanda e Spagna).

Nella sezione Un certain regard, il cinema tedesco è discretamente presente. Due dei venti episodi di Paris, je t'aime, film collettivo coprodotto in Germania dalla Fondazione Pirol, sono stati realizzati da due registi tedeschi: "Place des fêtes" di Oliver Schmitz e "True" di Tom Tykwer (prod. X-Filme Creative Pool). Ci sono anche tre coproduzioni: Hamaca Paraguaya di Paz Encina (coproduttore tedesco: CMW Film Company) e due film cofinanziati da Pandora, To Get to Heaven First You Have to Die di Djamshed Usmonov e You Am I del lituano Kristijonas Vidlziunas (leggi la news).

La Cinéfondation ospita molta Germania, accogliendo l’attore Daniel Brühl in giuria e presentando tre film delle scuole: Firn di Axel Könzen (dffb), Jaba di Andreas Bolm (HFF Münich/Weltfilm) e Mr. Hazen & Mr. Horlocker) di Stefan Mueller (Fachhochschule Wiesbaden).

Alla Quinzaine des réalisateurs, troviamo Sommer 04 an der Schlei, secondo lungometraggio di Stefan Krohmer dove una donna matura (Martina Gedeck) entra in concorrenza con una giovanissima ragazza per conquistare un uomo straniero durante le vacanze. La Semaine de la critique proitetterà infine Pingpong, opera prima con cui Matthias Luthardt descrive i sentimenti confusi di un orfano nei confronti della zia, e Kristall, cortometraggio sperimentale di Christoph Girardet e Matthias Müller.

(Tradotto dal francese)