Una primavera all’insegna del cinema africano
Una primavera all’insegna del cinema africano in Belgio , prima col Festival Afrique Taille XL che si è svolto alla fine di aprile, presentandone la crème: Abderrahmane Sissako (La vie sur terre, Bamako), Mweze Dieudonné Ngangura (Les habits neufs du gouverneur), Jean-Marie Téno (Le malentendu colonial) o ancora Moussa Touré (5 x 5, Nous sommes nombreuses). Tra atelier e proiezioni speciali, si sono visti 25 cortometraggi, 19 documentari e 23 lungometraggi tra i quali una selezione di sei titoli presentati a Cannes (Heremakono, Hyènes, Yeelen).
Appena conclusa la rassegna, si è aperto a Leuven AfrikaFilmFestival, in programma fino alla fine della settimana. Dedicato in gran parte al Sudafrica e al cinema congolese, con retrospettive e anteprime, il festival presenta oltre 90 film permettendo così di conoscere l’Africa del cinema, sia essa anglofona, francofona o lusofona (il bel A costa de murmurios sulla guerra coloniale in Mozambico o O Heroi). Il festival organizza inoltre "Printemps congolais" in diverse città dal mese di aprile fino a fine maggio. E per questa edizione l'AfrikaFilmFestival ha stampato "Images et démocratie, Les Congolais face au cinéma et à l’audiovisuel" di Guido Convents, un libro che ripercorre la storia socioculturale del Congo all’inizio del XIX secolo.
(Tradotto dal francese)
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