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CANNES 2006 Concorso / Turchia

Climates, anime nella tormenta

di 

Nuri Bilge Ceylan torna al Festival di Cannes con un nuovo film, Climates [+leggi anche:
trailer
intervista: Zeynep Ozbatur
scheda film
]
, dopo il Gran Premio della Giuria e quello per gli attori ricevuto nel 2003 con Distant (Uzak).

Distant era incentrato sul rapporto tra un affermato fotografo e un giovane parente che si va ad installare a casa sua ad Istanbul. I dialoghi scarni e venati d'ironia, la splendida fotografia avevano incantato la platea di Cannes.

Climates racconta invece della solitudine di un uomo (interpretato dallo stesso Ceylan, che firma anche la sceneggiatura, la fotografia e il montaggio del film) che chiude una storia d'amore con una donna più giovane (l'attrice Ebru Ceylan, moglie del regista) ma poi parte per andare a cercarla e convincerla a tornare.

Anche qui dialoghi essenziali, magnifici campi lunghi e primissimi piani e una ricercatezza figurativa senza eguali, che però hanno convinto meno la stampa presente alla proiezione. La giuria capitanata da Wong Kar-Wai potrebbe invece apprezzare molto la raffinatezze delle immagini e il profondo malessere esistenziale che sottende alla love-story.

Prodotto con un budget di quasi 2 milioni di euro dalla turca CO productions con il contributo dello Stato, il 10% da Eurimages, Imaj, Hubert Bals Fund, il film è nel listino della Pyramide (che lo ha anche coprodotto) per la distribuzione in Francia.

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