21/05/2006

Un’ovazione ha accolto alla Quinzaine des Réalisateurs Michel Ocelot e il suo nuovo film d’animazione Azur et Asmar [+leggi anche:
trailer
scheda film], che ha incantato i 250 bambini invitati alla proiezione. Fedele allo spirito del suo Kirikou, il regista francese ha scelto questa volta di raccontare una favola sulle culture europee e arabe, attraverso le avventre di Azur, biondo dagli occhi blu, e Asmar, nordaficano dagli occhi neri, cresciuti insieme nonostante la diversa appartenenza sociale ("il loro sangue ha lo stesso colore"). Separati dopo l’infanzia, i due eroi si troveranno rivali dall’altra parte del Mediterraneo: entrambi vorrano liberare e sposare la Fata dei Djinns. Non mancheranno le peripezie durante questo viaggio iniziatico: naufragi, chiavi e porte magiche, ladri e mercanti di schiavi, principesse e grandi saggi, guardiani mitologici… Una vera epopea che colloca Michel Ocelot nella grande tradizione dell’animazione simbolista in stile Jason e gli Argonauti di Karl Zeeman.

Ma oltre al racconto ben ritmato, molto divertente e di indubbie qualità pedagogiche antirazziste, Michel Ocelot si è superato sul piano della grafica animata. Un vero tripudio di colori degno delle più belle pagine delle Mille e una notte, Azur et Asmar rivela un favoloso repertorio di idee , dalle ombre cinesi alle architetture geometriche in bianco e nero del palazzo, al balletto delle lucciole. Un capolavoro, figura di punta di un’animazione francese che sta vivendo un’età dell’oro.

Coproduzione europea guidata dai francesi di Nord-Ouest Production insieme ai balgi di Artémis, agli italiani di Lucky Red e agli spagnoli di Intuitions Films e Zahorimedia, Azur et Asmar ha ricevuto l sostegno di Eurimages, France 3 Cinéma, Rhône-Alpes Cinéma e Mac Guff. Rivenbduto da Wild Bunch, il film ha ricevuto 350 000 euro dal CNC per un budget di 9,4 milioni.

(Tradotto dal francese)