email print share on Facebook share on Twitter share on LinkedIn share on reddit pin on Pinterest

CANNES 2006 Concorso / Italia

Moretti e l'anomalia italiana

di 

Silvio Berlusconi ha perso le elezioni ma continua ad essere pericoloso come prima. Dopo la proiezione per i giornalisti de Il caimano [+leggi anche:
recensione
trailer
intervista: Jean Labadie
intervista: Nanni Moretti
scheda film
]
(leggi il focus), Nanni Moretti incontra la stampa internazionale per spiegare l'anomalia italiana: "C'è un modo di fare politica - in modo arrogante e con il totale spregio delle istituzioni e dell'avversario politico - che può essere non solo italiano. Ma in nessun Paese potrebbe accadere che si permetta ad un uomo che possiede un impero mediatico e ha interessi in tutti i campi di entrare in politica e diventare premier ". Colpa della sinistra il cui slogan era 'non demonizzare Berlusconi'. "L'ex premier è arrivato addirittura a non voler riconoscere la sua sconfitta, una cosa gravissima per la democrazia".

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Il problema italiano per Moretti è l'assuefazione. "Quello che dice e fa Berlusconi viene considerato normale da tutti". Con il suo film il regista ha voluto dunque "raccontare la pericolosità della sua avventura politica. Penso che il cinema debba sorprenderci, mostrarci una realtà che non riusciamo più a vedere e giudicare".

Intanto il film, realizzato da Sacher Film con la coproduzione di Bac Films, Stephan, France 3 Cinéma, in collaborazione con Wild Bunch, si prepara alla sua avventura internazionale. In contemporanea con la proiezione a Cannes, Il caimano sbarca oggi su 200 schermi francesi (26 dei quali nella sola Parigi e periferia) con Bac Films, mentre Wild Bunch ha pre-venduto i diritti a Canada (Crystal), Gran Bretagna (Optimum), Portogallo (Atalanta), Croazia, Slovenia, Rep. Ceca, Yugoslavia (MCF), Brasile (Downtown), Australia (Palace), Messico, Scandinavia (Triangle), Grecia, Israele, Romania, Argentina, Uruguay, Paraguay.

Stasera Nanni Moretti farà la montée des marches assieme ai ministri della Cultura di 16 Paesi europei e non e al commissario europeo per l'Informazione Vivianne Reding, che assisteranno alla proiezione ufficiale del film.

(L'articolo continua qui sotto - Inf. pubblicitaria)

Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.

Privacy Policy