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CANNES 2006 Semaine de la Critique / Francia

Nocturnes pour le roi de Rome : l’incandescenza delle immagini

di 

Jean-Charles Fitoussi non è un personaggio sconosciuto nel panorama cinematografico francese. Il suo primo film è uscito nel 2003 Les jours où je n'existais pas. Presentato alla La Semaine de la Critique, nella nuova categoria "Immagini in libertà", il suo secondo film, Nocturnes pour le roi de Rome è stato girato nell’estate del 2005 a Roma con un telefono portatile quando Fitoussi era ospite di Villa Medici. Se non è il primo lavoro realizzato con una simile tecnologia, è tuttavia la prima volta che un regista usa il telefonino per dare un senso e una forma al proprio progetto.

Nocturnes pour le roi de Rome non mette in scena personaggi, ma una voce fuori campo, dall’accento straniero, che si racconta: un musicista torna a Roma per comporre i Notturni per il re nei luoghi che aveva amato. Quale re? La storia non lo dice e questi Notturni sono basati sul silenzio della notte, sulle reminescenze, sullo spessore dei ricordi. Delle lente sequenze, con immagini sgranate, sature, liberano sulle schermo delle forme fantomatiche, delle immagini vicine alla pittura astratta, delle immagini quasi indecifrabili che sembrano provenire da un altrove, come annuncia una delle prime frasi: "Quando passò il ponte, i fantasmi gli andarono incontro". In questa opera piena di musiche e immagini evanescenti, prende forma una sconvolgente meditazione sulla memoria. A partire dal ricordo di una donna, una donna amata, sparita tra questi luoghi osservati, si ricostruisce una storia. E quando la morte lo attende, il vecchio musicista si meraviglia: "E’ tutto perfetto" dice. Il film va avanti con questa grazia.

(Tradotto dal francese)

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