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CANNES 2006 Palmarès

Parlano i vincitori

di 

Ken Loach (Palma d’Oro per The Wind That Shakes the Barley ): “Sono sotto choc, non me l'aspettavo. Ma sono al settimo cielo per tutti quelli che hanno fatto il film con me. Perché è una storia che volevamo raccontare da almeno 10 anni, quindi questo riconoscimento è straordinario. Un "bravo” anche a Thierry Frémeaux e Gilles Jacob che hanno ricollocato il cinema al centro delle nostre vite perché le guerre e le occupazioni che oggi viviamo devono riflettersi nel cinema, che non deve essere un accompagnamento del pop-corn. Questo film è inoltre una coproduzione irlandese con attori irlandesi, e una troupe irlandese. Grazie a tutti loro, anche se un film è prima di tutto internazionale, senza nazionalità, soprattutto nel contesto di un festival mondiale come Cannes”.

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Bruno Dumont (Gran Premio della giuria per Flandres ): “Sono felicissimo, è un riconoscimento al mio lavoro, una gioia intensa. I giurati altro non sono che degli spettatori. Faccio dei film che rischiano che cercano di sorprendere il pubblico. Cerco di raggiungere la persona, che sia Wong Kar-wai o chissà quale spettatore di Hazebrouck. Cannes è un concorso, ma sono contento che Ken Loach abbia vinto. Perché io sono piccolo, non ho fatto che quattro film e questo premio, per me, è un incoraggiamento per il cinema che cerco di realizzare, per gli studenti di cinema che amano questo cinema, che non è quello che l'industria vuole che si produca”.

Pedro Almodovar (Premio della sceneggiatura per Volver): “Sapevo di essere favorito dal momento che la stampa specializzata fino all'ultimo mi aveva piazzato in questa posizione. Ma a Cannes essere favoriti è una vera e propria maledizione, che avevo già subìto in passato. Vorrei soltanto che gli organizzatori ci informassero più presto perché si prova uno stress enorme. Quanto al premio dell'interpretazione femminile, è un omaggio straordinario a delle straordinarie attrici spagnole. Non mi sento il loro regista ma piuttosto il loro padre. E questo festival è stato speciale per i film in lingua spagnola”.

Andrea Arnold (Premio della Giuria per Red Road): “La prima proiezione del mio film in concorso con il tappeto rosso, la Marches, è stata straordinaria. È il mio primo lungometraggio e questa è stata già un'esperienza inaudita. Essere di ritorno per un premio una settimana più tardi è veramente incredibile”.

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(Tradotto dal francese)

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