Gli esercenti: "nessuna chance alla stagione estiva"
Arriva l'estate e scoppia l'antica polemica. "Non programmare più i film che d’estate escono in Europa ma non in Italia", è la provocatoria proposta lanciata dal presidente degli esercenti dell'Anec Lazio, Giuseppe Ciotoli, per contestare l’abitudine dei distributori italiani di fare slittare le uscite dei film dall’estate all’autunno o anche oltre.
Sono tanti infatti i blockbuster americani in uscita nei vari Paesi europei, rimandati a settembre in Italia. Stessa sorte per i film italiani: L'amico di famiglia di Paolo Sorrentino, in concorso a Cannes, uscirà in sala addirittura il 22 dicembre.
"Sono almeno dieci anni - spiega Ciotoli - che i distributori promettono l'allungamento di stagione. Nel frattempo l'esercizio italiano è cresciuto ed offre sufficienti garanzie, e tutti gli esperimenti estivi hanno avuto esiti positivi. Se le società di distribuzione non si sono ancora convinte a proporre film con regolarità per dodici mesi all'anno, non si può più pensare di convincerle".
Tutti gli esercenti sono d'accordo sul fatto che il mercato italiano è pronto ad assorbire titoli dal 1° gennaio al 31 dicembre e che non si possano più accettare spostamenti di date già programmate. Francesco Cardin, esercente lombardo, lancia una controproposta: "chiedere alle distribuzioni un abbattimento delle percentuali di noleggio, direttamente proporzionale al ritardo rispetto all’uscita negli altri paesi europei".
La carenza di film nel periodo estivo e il difficile rapporto con la distribuzione è uno dei temi che saranno trattati dal gruppo dei Giovani Esercenti di Cinema che si incontrerà il 21 giugno a Roma, su iniziativa dell’Anec, l’associazione nazionale degli esercenti. Tra gli altri argomenti in discussione: la pirateria, le window, il marketing, la tecnologia digitale, la promozione nelle scuole.
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