A Pesaro la "meglio gioventù"
Dopo Giappone, Spagna, Francia, Messico e Corea, quest'anno il paese al centro del programma della Mostra internazionale del nuovo cinema di Pesaro è l'Argentina, che sta esprimendo ormai da un decennio la sua "nuova onda" cinematografica.
Parallelamente, il festival prosegue l'opera di approfondimento del cinema iberico iniziata da alcuni anni, con una seconda personale dedicata alla figura del catalano Pere Portabelle. Nato come produttore (di Carlos Saura, Marco Ferreri, Luis Buñuel, José Luis Guerin), Portabella è diventato un autore che ha contaminato il proprio cinema con le varie arti: la pittura, la musica, la letteratura, affrontando temi politici in chiave antiborghese.
E' consacrato ad una mappatura degli esordienti del cinema italiano del terzo millennio l'Evento speciale “La meglio gioventù”, a cura dei Vito Zagarrio, in collaborazione con la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia - Cineteca Nazionale. Insieme ad autori già consolidati come Paolo Sorrentino e Vincenzo Marra, la retrospettiva segnala i lavori di altri cineasti che ancora non hanno trovato il giusto spazio.
Non manca a Pesaro la sezione del concorso, con un premio dedicato al compianto Lino Miccichè, fondatore della Mostra nel 1964 con Bruno Torri. Opere prime e seconde provenienti da sette paesi europei ed extra-europei indicativi delle nuove tendenze nel campo della fiction e non, tra cui Sehnsucht della tedesca Valeska Grisebach, Frozen Land del finlandese Aku Louhimies, Ça brûle [+leggi anche:
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scheda film] della francese Claire Simon, passato al festival di Cannes 2006, nella Quinzaine des Réalisateurs.
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