Il Gran Ducato del Lussemburgo
Gli incentivi fiscali
Istituiti nel 1988, i Certificati di investimento nell’audiovisivo (CIAV) sono avallati dai ministri competenti con il parere del Fonds National de Soutien à la Production Audiovisuelle alle società di produzione residenti in Lussemburgo e assoggettate alle imposte alle società (la ragione sociale della società deve essere la produzione di opere audiovisive). I produttori che desiderano beneficiare dei CIAV devono fare domanda prima delle riprese al Filmfund (www.filmfund.lu).
La cifra è fissata in funzione dei criteri di eleggibilità e del limite dei costi di produzione effettuati in Lussemburgo. I certificati vengono dati ai produttori per diminuire la base imponibile della loro azienda. Tuttavia, dato che le società di produzione non hanno dei benefici eccezionali, i certificati possono essere ceduti ad altre società che potranno usufruirne per abbassare il minimo imponibile.
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I detentori di un certificato ottengono un abbattimento del reddito imponibile definito « abbattimento per l’investimento audiovisivo» limitato al trenta per cento della ritenuta imponibile al contribuente beneficiario. (Per maggiori dettagli : http://www.mediacom.public.lu/legislation/textes_nat_vig
Vedere « Production audiovisuelle »).
Condizioni di eleggibilità
Per beneficiare dei CIAV le opere audiovisive devono rispondere ad alcuni requisiti:
-L’opera deve essere pronta;
-I beneficiari devono essere delle società di capitali;
-L’opera deve essere ideata per essere girata principalmente in Lussemburgo;
-Deve offrire delle prospettive di un ritorno dell’investimento;
-Deve contribuire allo sviluppo del settore della produzione audiovisiva in Lussemburgo.
La promozione del settore audiovisivo ha permesso ha un bel numero di grandi progetti di essere filmati in Lussemburgo. D’altra parte, considerata la crescita del settore, si è sviluppata tutta una serie di mestieri che si sono perfezionati, come quello dei tecnici altamente qualificati. Una cosa è certa: il Lussemburgo non avrebbe un’industria cinematografica senza il sostegno statale che ha permesso la nascita dei CIAV. Non bisogna scordare che oggi il settore crea degli impieghi permanenti a un certo numero di persone, una questione non altrettanto evidente in altri campi della cultura!
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