29/06/2006

Oltre a Da Vinci, in arrivo Holiday Makers (Úcastníci zájezdu), debutto di Jirí Vejdelek che ha ancora una settimana per toccare il mezzo milione di spettatori ai botteghini cechi.

Uscito ad aprile, il film guida le classifiche ceche superando blockbuster americani come Il codice Da Vinci e L’era glaciale 2 . I botteghini cechi sono dominati dalla produzioni nazionali quest’anno, -The Rafters (Raftaci) di Karel Janák ha anch’esso superato il mezzo milione di biglietti venduti e Taming Crocodiles (Jak se krotí krokodýli) di Marie Polednáková è poco al di sotto.

Il successo del cinema di casa sta aiutando i cinema a migliorare i dati poco confortanti dello scorso anno. Rispetto al 2005, nello stesso periodo del 2006 gli spettatori sono aumentati di 600.000 unità. Gli esperti dell’industry hanno attribuito i risultati del cinema nazionale al fatto che il pubblico ceco preferisce titoli che riflettano il proprio linguaggio e abitudini, ma anche a ragioni pratiche: il numero di copie disponibili. Mentre i distributori Falcon avevano 36 copie di Holiday Makers in tutto il paese, il premio Oscar statunitense Capote è stato distribuito in una sola copia.

E molto deve ancora succedere. Che perda o vinca il concorso del Karlovy Vary International Film Festival (30 giugno –8 luglio), Beauty in Trouble (Kráska v nesnázích) di Jan Hrebejk è pronto per la gloria dei botteghini, alla sua uscita in autunno– anch’esso in 36 copie. I precedenti film di Hrebejk hanno raccolto milioni di euro, con Pupendo (2003) e Pelisky (1999), visti da circa un milione di spettatori.

Il record assoluto al box-office, dal 2000, appartiene ad un film di Jan Sverak, Dark Blue World (Tmavomodry svet) che nel 2001 ha venduto 1.2 milioni di euro. Dopo un’assenza di circa sei anni, Sverak tornerà, la prossima primavera, con un nuovo lungometraggio, Returned Bottles (Vratne lahve). E si prepara per un nuovo record …

(Tradotto dall'inglese)