Reding presenta MEDIA 2007 al Festival Europeo di Bruxelles
di Chantal Gras
In occasione del Festival del cinema europeo di Bruxelles, Viviane Reding, Commissario europeo delle nuove tecnologie e della società dell’informazione ha chiarito alcuni passaggi del nuovo Programma MEDIA che sarà operativo dal gennaio del 2007. La forte riduzione di budget ha comportato una riduzione in tutti i settori, compreso quello dell’audiovisivo, e obbliga a una ridefinizione delle priorità. Per i prossimi sette anni, il budget del Programma MEDIA sarà di 755 milioni di euro invece del miliardo che si sperava: "Bisognerà concentrarsi su dei progetti che apportino un vero plus valore europeo" ha sottolineato Reding alla Commissione.
Dopo la seconda lettura in Parlamento, il Consiglio dei ministri dovrebbe approvare in via definitiva a fine novembre. I beneficiari del Programma devono quindi aspettarsi seri ritardi di pagamento nel 2007.
La filosofia generale del Programma MEDIA viene certo salvaguardata: 55% alla distribuzione, 20% allo sviluppo delle opere, 9% alla promozione, 7% alla formazione, 4% ai progetti pilota e infine il 5% ai Media Desk e all’Osservatorio dell’audiovisivo europeo.
A prescindere dai budget disponibili, pare che il video on demand avrà un posto importante nel nuovo Programma. Sull’argomento Reding si è dichiarata soddisfatta della firma a Cannes della prima « Carta europea del film on line» tra industriali, ideatori di contenuti, operatori delle telecomunicazioni e provider.
Attualmente, le società di telecomunicazione e Internet non sono tenute a fare finanziamenti nella produzione di opere, ma la nuova direttiva Servizi (ex Televisione senza frontiere) ha previsto che gli Stati membri “possano” costringerle a investire in questa direzione.
Riguardo alla "Bolkestein" per la Reding, non c’è alcuna ambiguità. E’ l’insieme dell’audiovisivo a sfuggire alla direttiva.
(Tradotto dal francese)
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