Cinema svedese all’arrembaggio
di Annika Pham
Se (come nel resto del mondo) il cinema danese è popolare in Svezia, il cinema svedese attraversa di rado i confini danesi. Per tentare di migliorare la situazione, gli esercenti scandinavi SF Film A/S e Nordisk Film Biografer si sono uniti per realizzare un mini-festival svedese al Cinema Metropol di Copenhagen (30 giugno- 6 luglio) e ad Århus (14-29 luglio).
Il mini-festival cinematografico, che si è aperto lo scorso venerdì con l’anteprima di Harry’s Daughters di Richard Hobert, presenterà otto lungometraggi in totale, tra classici come Il settimo sigillo di Ingmar Bergman e nuovi titoli, tutti prodotti grazie allo Svensk Filmindustri.
Fra questi il dramma del 2005 di Martin Asphaug, Kim Novak Never Swam in the Lake of Genesaret, i ‘crime film’ Mastermind del filmmaker danese Peter Flinth e Moreno and the Silence di Erik Leijonborg, l’allegro Stockholm Boogie degli emergenti Johan e Karl-Uno Lindgren e i successi di Colin Nutley La casa degli angeli (1992) e Heartbreak Hotel [+leggi anche:
trailer
scheda film] (2006).
L’ultimo successo di pubblico di Nutley, che vede la partecipazione della moglie, l’attrice Helena Bergström, è tra i maggiori hit svedesi dell’anno con oltre 350.000 spettatori. Il film uscirà in Danimarca il 29 settembre.
(Tradotto dall'inglese)
Ti è piaciuto questo articolo? Iscriviti alla nostra newsletter per ricevere altri articoli direttamente nella tua casella di posta.