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BOX OFFICE Italia

Buone notizie: primo semestre a +16%

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301,6 milioni di euro di incasso per circa 60 milioni di spettatori. Il mercato cinematografico in Italia nei primi sei mesi dell'anno registra un 16,11% in più rispetto allo stesso periodo del 2005 (mentre negativo è il confronto con il 2004: -3,75%). Nel solo mese di giugno l'incremento è stato addirittura del 30%.

Le buone notizie arrivano dai dati forniti ieri a Sorrento da Anec, Anem, Unidim, Anica e Agis nell'ambito delle Giornate professionali. Una ventata di aria fresca per l'industria cinematografica italiana, dopo l'annata negativa del 2005.

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I film italiani rappresentano il 23,20% del mercato (nel 2005 la quota era del 18,81% e nel 2004 del 16,22%), mentre quelli americani raggiungono il 57,54%. Infatti il primo film della stagione è Il Codice da Vinci (Sony) con 27,5 milioni di euro, seguito dall'italiano Il mio miglior nemico (Filmauro), L'era glaciale (Fox) entrambi a quota 18,4 milioni di euro. Il secondo incasso nazionale è Notte prima degli esami (01 Distribution), con 12,1 milioni di euro nel semestre.

Per Carlo Bernaschi, presidente Anem, "i dati positivi del mercato sono legati alle performance dei film italiani. Abbiamo bisogno di una forte produzione italiana e di poter lavorare per 12 mesi all'anno". Sull'allungamento della stagione sono tutti d'accordo: "Abbiamo resistito all'impatto dei mondiali", spiega Paolo Protti, presidente Anec. "Vedendo l'andamento di giugno, forse si poteva rischiare qualcosa di più sull'estate. Se vogliamo raggiungere i livelli europei di paesi come Francia e Germania dobbiamo concentrarci di più sulla nostra produzione". Paolo Ferrari, presidente Anica, precisa: "Più che di allungamento della stagione bisognerebbe parlare di allungamento della vita dei film nelle sale. In Italia vengono smontati con una frequenza del 20-25% superiore rispetto a quella di altri mercati, quando incassi e medie sono ancora buoni" (vedi il nostro articolo sulla Francia).

Oggi le associazioni incontrano il ministro dei Beni culturali Francesco Rutelli per chiedere il rilancio dell'industria del cinema. "E senza dimenticare il problema della pirateria, rimasto ancora irrisolto".

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