Fabrice du Welz alle prese coi fantasmi d’oriente
Dopo Calvaire [+leggi anche:
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intervista: Fabrice du Welz
scheda film], il suo primo film presentato alla Semaine de la Critique nel 2004, Fabrice du Welz sta preparando "Vinyan, significa "fantasma" che in thailandese", ha spiegato al Festival del cinema europeo di Bruxelles dove partecipa come giurato.
L’intreccio, basato su una coppia di inglesi che si trova in Thailandia in lutto per la scomparsa del figlio, dovrebbe portare i personaggi nella giungla, alla ricerca del bambino che la madre ha avuto l’impressione di aver visto in una videocassetta. Partendo da un punto di vista molto realistico ispirato allo tsunami che ha devastato il Sud-est asiatico, "siamo immersi nella crisi di questa coppia, di questi personaggi sempre più isolati e vulnerabili che gradualmente diventano sempre più spettrali", ha aggiunto il regista.
"Con questo film", confida, "anche se mi muovo su una linea molto sottile e sfumata, farò di tutto perché sia il più forte possibile. Perché si tratta di far vivere allo spettatore un’empatia con questa coppia per portarlo a riflettersi come in uno specchio, quello di una società incapace di guardarsi in faccia e di accettare la morte. Il film in sostanza è un confronto fra due mondi, quello orientale e quello occidentale, soprattutto nel rapporto con la morte: che da noi è un vero e proprio tabù mentre in oriente fa parte della vita. Ma, anche se io cerco di raccontare le storie più forti e che mi toccano emotivamente, quel che mi interessa è come trasformarle al cinema".
Alla macchina da presa, Du Welz ritroverà Benoît Debie (leggi l’intervista), capo operatore del suo cortometraggio Quand on est amoureux, c'est merveilleux e di Calvaire, per tentare nuove sperimentazioni, in particolare "dei lunghi piano-sequenza nella giungla" e un’immagine realista « alla Debie » : "A differenza di Calvaire, che era ancorato a un forte realismo ma che cambiava registro ogni volta attraverso delle scene brutali, ora la macchina da presa deve essere inodore, incolore e non si deve vedere…"
Attualmente in preproduzione, Vinyan dovrebbe essere coprodotto dai francesi di The Film con i britannici di FilmFour, ma le trattative sono ancora in corso e il budget dovrebbe essere attorno ai 4 milioni di euro. Dopo il successo del suo primo lungpmetraggio, Wild Bunch e Canal + sono interessati. Terminato il casting anglofono, il film dovrebbe entrare in lavorazione nel 2007 per 10 settimane di riprese.
(Tradotto dal francese)
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