Il festival delle coproduzioni
E’ nel segno della coproduzione la presenza tedesca alla Mostra del cinema di Venezia (30 agosto-9 settembre) di quest’anno. In concorso figura Black Book [+leggi anche:
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scheda film] di Paul Verhoeven, coprodotto dal tedesco Egoli Tossell insieme a Olanda e Regno Unito. Il film, che racconta la storia della giovane cantante ebrea Rachel Steinn alla fine della seconda guerra mondiale,è interpretato da Sebastian Koch (Das Leben der Anderen [+leggi anche:
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intervista: Florian Henckel von Donner…
intervista: Ulrich Muehe
scheda film]) e Christian Berkel (Soundless, Downfall [+leggi anche:
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intervista: Bernd Eichinger
intervista: Joachim Fest
intervista: Oliver Hirschbiegel
scheda film]).
Due celebri registi tedeschi saranno invece ospiti della sezione Orizzonti: Edgar Reitz è stato invitato dal direttore della Mostra Marco Müller per presentare Heimat – Fragmente. Le coproduzioni tedesche Rome plutôt que vous di Tariq Teguia (realizzato con Francia e Algeria) e Suely in the Sky di Karim Ainouz (coprodotto con il Brésil ela Francia), oltre che il nuovo Heimat saranno giudicati da Philip Gröning, che quest’anno è il presidente della giuria Orizzonti dopo il successo al Lido l’anno scorso di Il grande silenzio.
Da segnalare anche la presenza di tre coproduzioni ai Venice Days (Giorante degli autori) : Khadak [+leggi anche:
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intervista: Jessica Woodworth
intervista: Jessica Woodworth
scheda film] di Peter Brosens e Jessica Woodworth (Belgio/Germania/Olanda), WWW, What a Wonderful World [+leggi anche:
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scheda film] di Faouzi Bensaïdi (Francia/Marocco/Germania) e la proiezione speciale di L'étoile du soldat [+leggi anche:
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scheda film], primo e ultimo film di Christophe de Ponfilly (Francia/Germania/Algeria).
(Tradotto dal francese)
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