22/08/2006

Dare spazio ai giovani e al cinema di qualità, migliorando i servizi. E' uno dei principali obiettivi della rinnovata Cinecittà Holding, secondo il neo- presidente Alessandro Battisti: "Il primo appuntamento importante è previsto per gennaio 2007 a Pechino e a Shanghai".

La lista delle cose da fare compilata da Battisti è lunga: rivitalizzare la Scuola nazionale di cinema, aggiornare Cinecittà alle nuove tecnologie per combattere la concorrenza di altri paesi, cedere una parte dei diritti che la holding detiene da 20 anni, salvaguardando i titoli d'autore più prestigiosi, modernizzare Filmitalia (la società che promuove il cinema italiano all'estero) e dotarla di maggiori risorse, consentendo l'ingresso nella società di rappresentanti di istituzioni, enti, associazioni, regioni e film commission.

Per Battisti è necessario inoltre vendere il circuito di sale pubblico Mediaport: "Bisogna far tornare il cinema pubblico in un sistema che non insegua il mercato e la concorrenza dei privati" ha spiegato Battisti, "e avere un circuito di eccellenza che dia priorità a film di peso ma senza sprechi. Mediaport ha raccolto un deficit di 33 milioni di euro. Dobbiamo interrompere subito questa perdita di 500 mila euro al mese e puntare a una serie di piccole sale che proiettino film di qualità, senza inseguire i film commerciali".

Intanto Cinecittà si prepara a celebrare in grande stile i suoi 70 anni. "Entro il mese di ottobre si definirà il programma per una serie di eventi". Ma il primo appuntamento della Holding sarà con le categorie autoriali, imprenditoriali e dei lavoratori del settore, durante il prossimo festival di Venezia: "Per formulare, con le categorie, una riforma fiscale, aperta anche alle donazioni, come avviene nel sistema anglosassone. Ne parleremo alla Mostra in un dibattito su cinema e politica".