Sul lido torna il sereno
di Stefano Stefanutto Rosa - Cinecittà News
Dopo la tempesta, le polemiche dichiarazioni del direttore Marco Müller (leggi la news) - “la Festa di Roma si fa con gli scarti di Cannes e Venezia” - al Lido torna il sereno. Ed è il presidente della Biennale Davide Croff a correre ai ripari, gettando acqua sul fuoco delle polemiche, definendo l'infelice dichiarazione di Müller, “una testata alla Zidane”. Come dire un'inutile scorrettezza, anche se Müller parla sulle pagine del 'Messaggero' di provocazione: “Hanno cominciato loro annunciando proprio alla vigilia della Mostra i primi film e la presenza della Kidman alla Festa di Roma”.
Così quello che si presenta alla tradizionale conferenza stampa di apertura è un Croff positivo e ottimista, accanto un Müller in tono minore, di poche parole, per lo più di circostanza. Il timone è in mano a Croff che subito ricorda il successo della passata edizione, visti i numerosi film allora presentati e poi candidati agli Oscar. E allora per Croff non esistono né il declino della Mostra, né il problema del suo rilancio. Piuttosto la questione centrale è l'annosa questione delle strutture carenti e torna di nuovo in campo l'idea di accogliere il mercato cinematografico al Lido. “Siamo prudenti quando parliamo di questa avventura. La Mostra decida e si attrezzi per avere un mercato, perché è grazie a questo che i festival crescono e tengono, altrimenti chiudono i battenti”. Insomma lo spettro del mercato cinematografico a Roma, dopo la chiusura a Milano, incombe.
Müller si limita a mettere l'accento sul forte consenso di produttori e distributori nazionali e internazionali alla Mostra, riprende un'espressione appena usata dal giurato e regista americano Cameron Crowe: “Venezia è una specie di centrale che distilla elettricità nella stagione invernale e primaverile”.
Quanto alle recenti polemiche con la Festa di Roma, la palla passa di nuovo a Croff: “Siamo abituati a convivere con la concorrenza che tra l'altro noi stessi abbiamo alimentato con il modello del nostro festival”. Nel frattempo il presidente della Biennale incassa l'impegno preso dal ministro Rutelli e del governo a sostenere la costruzione del nuovo Palazzo del cinema, accanto alla riqualificazione dell'area. Impresa a cui s'affiancherà, s'augura Croff, il contributo delle istituzioni pubbliche e private non solo di Venezia ma di tutto il Nordest. E Croff incassa anche l'impegno del ministro dei Beni culturali, nonché del sindaco di Roma Walter Veltroni, perché si riveda il calendario: “Bisogna armonizzare le date, perché ora i due eventi sono troppo ravvicinati - afferma Rutelli - Dobbiamo definire un calendario nazionale, tendendo conto che c'è anche il festival di Torino che ha la sua importanza e non deve rimanere schiacciato”.
Insomma la parola d'ordine è armonizzare i due eventi.
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