31/08/2006

Il cinema documentario torna sul grande schermo nella Repubblica Ceca. Otto titoli verranno infatti distribuiti nei prossimi due mesi, e di essi, ben cinque sono produzioni ceche o slovacche. Le copie destinate alle sale sono in formato digitale (DVD), e verranno presentate in piccoli cineclub, ma questo non va a sminuire l’esistenza di un pubblico di documentari di qualità nel cuore dell’Europa.

L’ondata di documentari toccherà le sale a partire dal 1 settembre, con la produzione svizzera di Richard Dindo, Who Was Kafka (Wer War Kafka), sul famoso scrittore ceco, girato a Praga e già presentato in Svizzera lo scorso gennaio.

La prossima settimana, invece, sarà la volta delle anteprime di Other Worlds (Ine svety) diMarko Skop, film sulle diverse culture ai confini della Comunità europea, vincitore del Premio del Pubblico al Karlovy Vary International Film Festival – per la prima volta un documentario ha ottenuto un riconoscimento simile.

Skop è una co-produzione slovacca con la tv ceca, ma tre altri film sono totalmente cechi: una realtà a cui la stampa locale non è rimasta indifferente. Un fatto che rivela il ritorno di un genere molto vicino alla mentalità ceca, e che ricorda al pubblico che questa “rivoluzione” è iniziata già due anni fa con il controverso lavoro di Filip Remunda e Vit Klusak, Czech Dream (Cesky sen), documentario vincitore di numerosi premi fra i quali il Golden Iris al Brussels International Film Festival 2005, o Beauty Exchange (Zeny pro meny) di Erika Hnikova.

Hnikova, ha diretto inoltre uno dei titoli cechi di quest’anno, Sejdeme se v Eurocampu, che verrà presentato la terza settimana di settembre. Altri due documentari di casa, Kupredu levá, kupredu pravá (lit. Forward Left, Forward Right) e Závis - kníze pornofolku pod vlivem Griffitovy Intolerance verranno presentati il 2 novembre.

(Tradotto dall'inglese)